AGI - Nel sistema immunitario dei più piccoli possono coesistere contemporaneamente virus e anticorpi SARS-CoV-2. A rivelarlo uno studio, pubblicato sul Journal of Pediatrics, condotto dagli esperti del Children's National Hospital, che hanno analizzato gli organismi dei pazienti pediatrici per scoprire quanto tempo fosse necessario per la produzione di anticorpi e l’eliminazione del virus.
“Nella maggior parte delle infezioni – spiega Burak Bahar, direttore del Laboratory Informatics presso il Children's National Hospital e primo autore dell’articolo – quando il corpo inizia a produrre anticorpi, è difficile rilevare il virus. Con SARS-CoV-2 non è così semplice.
Questo implica che i bambini potrebbero avere ancora abbastanza carica virale da trasmettere l’infezione anche quando l’organismo produce gli anticorpi”. Il gruppo di ricerca ha utilizzato un'analisi retrospettiva su 6.369 bambini sottoposti al test per SARS-CoV-2, e 215 pazienti sottoposti a test anticorpali presso Children's National tra il 13 marzo e il 21 giugno 2020. “In 33 bambini – prosegue il ricercatore – abbiamo evidenziato la presenza simultanea di anticorpi e virus, nove dei quali sono poi risultati positivi all’infezione”.
L’esperto sottolinea che la prossima fase dello studio sarà incentrata sul verificare la possibilità di trasmissione in queste situazioni. “Non è ancora stato verificato – continua il ricercatore – se gli anticorpi siano correlati o meno all’immunità, né per quanto tempo la potenziale protezione può evitare la reinfezione”. Il team ha anche valutato i tempi della risposta immunologica, rilevando che il tempo medio dalla positività virale alla negatività era di 25 giorni.
“Gli anticorpi neutralizzanti – sostiene Bahar – raggiungevano livelli adeguati mediamente in 36 giorni. I pazienti di età compresa tra 6 e 15 anni impiegavano più tempo per eliminare il virus, circa 32 giorni, mentre i ragazzi di età compresa tra 16 e 22 anni impiegavano circa 18 giorni”. Gli autori specificano inoltre che l’organismo femminile richiedeva in media 18,5 giorni in più per eliminare il virus rispetto alle controparti maschili.
“Questi risultati – conclude Bahar – sono fondamentali per comprendere il ruolo dei bambini e dei giovani nella trasmissione dell’infezione. È importante sottolineare che dobbiamo continuare a mantenere alti gli standard di igiene e il distanziamento sociale. Non possiamo abbassare la guardia”.