AGI - Al via il countdown per la riapertura delle scuole. Già domani apriranno i cancelli per consentire agli studenti il recupero degli apprendimenti relativi all'anno scorso, a fronte dei mesi di lockdown e di didattica a distanza. Corsi che, il ministero dell'Istruzione ha precisato, si terranno regolarmente e in alcuni casi si svolgeranno in presenza, mentre in altri, per il secondo grado, a distanza, a seconda dell'autonoma scelta delle singole scuole.
I corsi cominceranno domani e proseguiranno anche durante i prossimi mesi, così come previsto dalle norme che regolano il nuovo anno scolastico. Dal ministero, inoltre, hanno voluto sottolineare che il recupero degli apprendimenti non è "un mero adempimento formale", ma nasce dalla "necessità di garantire l'eventuale riallineamento degli apprendimenti" dato il particolare anno scolastico vissuto dai ragazzi nel periodo da marzo a giugno.
Chi apre prima, chi dopo
Ma si avvicina soprattutto la data clou per l'avvio dell'anno scolastico vero e proprio. Un'ordinanza del ministero dell'Istruzione ha fissato al 14 settembre la data di inizio delle lezioni in classe e la maggior parte delle Regioni ha deliberato allo stesso modo. Con qualche eccezione: in Alto Adige le scuole apriranno prima, già il 7 settembre, quindi tra una settimana esatta.
E stessa data anche per un luogo 'simbolo' della pandemia: Vo' Euganeo, tra le prime zone rosse d'Italia, ha deciso di ripartire il 7, una settimana prima rispetto al calendario previsto in Veneto, anche se il 14 si terrà la cerimonia di inizio anno alla presenza del presidente della Repubblica, Sergio Mattarella.
Ultime ad aprire, invece, sono al momento Puglia e Calabria, il 24 settembre. In questo calendario, pesa anche l'appuntamento con le consultazioni elettorali e il referendum - il 20 e 21 settembre - e la chiusura di alcune scuole per i seggi.
In ogni caso, a due settimane dal fischio d'inizio della 'partita' che coinvolgerà la maggior parte degli studenti italiani, ci sono ancora alcuni nodi da sciogliere. Intanto, quello relativo ai trasporti su cui questa sera la Conferenza Unificata dovrebbe trovare una soluzione.
E quello che riguarda l'uso delle mascherine, come, dove e quando indossarle durante le ore in classe. Su questo dovrebbe essere già oggi il Comitato tecnico scientifico a dire una parola definitiva.
I nodi risolti
Risolte invece le questioni relative alla gestione sanitaria dei contagi nel corso dell'Unificata con Regioni ed Enti locali della scorsa settimana, con le raccomandazioni delle Regioni di considerare l'eventualità della didattica a distanza qualora fosse necessario. Su questo punto sono intervenuti oggi Hans Henri P.Kluge, direttore regionale per l'Europa dell'Oms e il ministro della Salute, Roberto Speranza, al termine di una riunione con gli stati europei promossa dall'Italia proprio sulla scolarizzazione durante la pandemia Covid-19.
"E' realistico - hanno sostenuto entrambi - preparare e pianificare la disponibilità dell'apprendimento online per integrare l'apprendimento scolastico nel prossimo anno scolastico". Le lezioni online saranno necessarie "durante le chiusure temporanee", è stato sottolineato, "possono essere necessarie durante la quarantena episodica e possono integrare l'apprendimento scolastico in circostanze in cui i bambini alternano la presenza scolastica per rispettare le esigenze di allontanamento fisico nelle aule più piccole".