AGI - Dal 7 al 24 settembre, con misure e protocolli anti Coronavirus ancora allo studio, il mondo della scuola si rimette in moto. Il calendario per l'avvio delle lezioni scolastiche 2020-2021, come ogni anno, varia da regione a regione, o province autonome, con il ministero dell'Istruzione che ha indicato come apertura la data di lunedì 14 settembre, e con gli Enti locali che hanno poi deliberato i propri calendari in base alle diverse esigenze.
Ecco, al netto di alcune possibile variazioni, il quadro della aperture in tutto il Paese:
- I primi a tornare sui banchi di scuola saranno i ragazzi dell'Alto Adige, con la Provincia autonoma di Bolzano che ha fissato il via per lunedì 7 settembre (ma dal 3 attive le scuole dell'infanzia a Trento). Le scuole altoatesine, comprese quelle in lingua tedesca e ladina, saranno le prime ad iniziare le lezioni rispetto al resto d'Italia. L'assessore all'istruzione Giuliano Vettorato ha parlato di un "avvio del nuovo anno scolastico in presenza e in piena sicurezza, secondo l'offerta formativa delle diverse scuole".
- L'Alto Adige, provincia autonoma che aveva anticipato anche la 'Fase 2' rispetto alle altre regioni italiane, ha confermato l'applicazione delle indicazioni sanitarie previste, ad oggi, dal Comitato tecnico scientifico. E' stato ribadito che la condizione per l'ingresso all'interno dell'area scolastica degli allievi e di tutto il personale, è l'assenza di sintomatologia respiratoria o di temperatura corporea superiore a 37,5 gradi. In caso di presenza di uno dei sintomi è obbligatoria la permanenza a casa. All'ingresso della scuola non sarà necessaria la rilevazione della temperatura corporea che sarà affidata alla responsabilità dei genitori.
- Inizio in due fasi in Lombardia. Lunedì 7 settembre apriranno i battenti tutte le strutture scolastiche per l'infanzia; il lunedì successivo, invece, lezioni al via in tutti gli altri gradi di istruzione.
- La data del 14 settembre vedrà, inoltre, il primo giorno di scuola in gran parte delle regioni: si tratta di Abruzzo, Basilicata, Campania, Emilia Romagna, Lazio, Liguria, Marche, Molise, Piemonte, Umbria, Valle d'Aosta, Veneto e Sicilia. In quest'ultima regione, tutti gli istituti scolastici scelti dagli enti locali come sede di seggio elettorale per il referendum sul taglio dei parlamentari oppure per le consultazioni amministrative, i dirigenti scolastici hanno la possibilità di prorogare l'apertura anche di dieci giorni, al 24 settembre. Il giorno dopo, martedì 15, invece, la campanella suonerà in Toscana.
- Nella provincia autonoma di Trento, invece, le lezioni inizieranno regolarmente il 14 settembre, ma diversi giorni prima, giovedì 3 settembre, prenderanno il via tutte le attività delle scuole dell'infanzia.
- Subito dopo sarà la volta del Friuli Venezia Giulia che ha previsto l 'inizio delle lezioni mercoledì 16 settembre, mentre il 22 settembre sarà la volta degli studenti della Sardegna. Ultimi a tornare sui banchi di scuola, lunedì 24, saranno gli alunni della Puglia e della Calabria.
- In alcuni istituti, infine, un primo stop alle attività è in programma già tra il 19 e 22 settembre, considerato che si vota in tutta Italia per il referendum, in 7 regioni per la scelta di 6 governatori (in Valle d'Aosta solo per l'elezione del Consiglio) ed in oltre 1.100 Comuni.