Pubblicata sulla Gazzetta Ufficiale l'ordinanza del ministro della Salute Speranza per la chiusura delle discoteche, ai fini del contenimento della diffusione del virus Covid-19, e i gestori delle sale da ballo si mettono sul piede di guerra. La Silb Fipe (associazione italiana imprese di intrattenimento da ballo e di spettacolo) ha riunito il Consiglio nazionale in videoconferenza e ha deciso di intraprendere un ricorso urgente al Tar.
"Abbiamo chiesto di avere le evidenze scientifiche del legame tra l'andamento dei contagi e la frequentazione delle sale da ballo: non abbiamo avuto risposte e ora chiediamo che siano date ai giudici. Noi vogliamo avere la possibilità di riaprire" i locali, riferisce all'AGI Gianni Indino, presidente regionale del Silb Emilia Romagna e membro della giunta nazionale. "Tra l'altro - fa notare Indino - oggi si registra un numero di contagiati che è la metà di ieri, come è allora possibile? A Rimini, centinaia di migliaia di persone sono andate a ballare e non vi è stato nemmeno un contagio".
L'ordinanza prevede che siano sospese, all'aperto o al chiuso, le attività del ballo che abbiano luogo in discoteche, sale da ballo e locali assimilati destinati all'intrattenimento o che si svolgono in lidi, stabilimenti balneari, spiagge attrezzate, spiagge libere, spazi comuni delle strutture ricettive o in altri luoghi aperti al pubblico.
Tante le polemiche sulla decisione del governo: secondo il vicepresidente di Forza Italia, Antonio Tajani, la misura "è arrivata male e in ritardo". Per Carlo Calenda, leader di Azione, le discoteche non dovevano proprio essere riaperte. Il segretario della Lega Matteo Salvini accusa la mancanza di iniziative contro un rave party in provincia di Cremona: "Per imprenditori e cittadini perbene, il governo prevede restrizioni e multe. Per clandestini e abusivi, invece, tolleranza e coccole. Esiste ancora un ministro dell'Interno?".
Difende invece la scelta dell'esecutivo il presidente della Federazione nazionale degli Ordini dei Medici, Filippo Anelli: "Una buona e saggia soluzione, che trova un punto di equilibrio tra le diverse istanze, puntando sempre, come faro, la tutela della salute e ponendo le basi per la riapertura, in sicurezza, delle scuole".
Il Comune di Rimini, infine, chiede che il Governo renda immediatamente esecutiva l'intenzione annunciata di ristoro economico ai gestori per mancata attività.