AGI - Aggiornato alle ore 17,46.
Si è accasciato a terra ed è morto mentre nell'ora più calda, verso le 13:30, trasportava in carrozza i turisti su e giù per il grande parco della Reggia di Caserta. Sta facendo il giro dei social la foto del cavallo stramazzato al suolo nel giardino più bello d'Italia. Vicino al cavallo morto, la carrozza e una decina di turisti che hanno assistito increduli alla scena.
La foto sta suscitando indignazione non solo tra le associazioni animaliste, ma anche tra tanta gente comune. Tutti si chiedono come sia possibile utilizzare nel 2020 un cavallo con una carrozza per trasportare gente soprattutto in queste giornate di alte temperature, quando il termometro segna 40 gradi.
"Questa mattina - fanno sapere dalla direzione della Reggia di Caserta - uno dei cavalli del servizio carrozze ippotrainate, gestito in concessione dalla società Tnt, è deceduto. Gli organi competenti stanno effettuando in queste ore tutte le verifiche che il caso richiede. La direzione esprime profondo dispiacere per l'accaduto".
La protesta dell'Ape
"Dopo questa grave tragedia ci auguriamo che il sindaco Carlo Marino lavori con urgenza su un Regolamento per la tutela degli animali che vieti l'uso degli animali con temperature superiori ai 30 gradi". Così in una nota Rinaldo Sidoli, portavoce di Alleanza Popolare Ecologista (Ape), in merito al caso di Caserta.
"Quanto accaduto oggi - prosegue - è una ferita che deturpa l'immagine del Belpaese. Alla triste scena, che ha toccato il cuore di tutti coloro che amano gli animali, hanno assistito anche dei bambini. Una vera indecenza. Questi esseri innocenti trasportano i turisti con il muso a dieci centimetri dall'asfalto, che in estate raggiungono i 55 gradi centigradi. Non c'è tradizione che possa giustificare la sofferenza degli animali".
Conclude Sidoli: "Sollecitiamo il governo affinché sblocchi l'emendamento che cancella il servizio a trazione animale, approvato in Commissione trasporti il 9 luglio 2019. Questo esecutivo ha una tale maggioranza che può operare effettivamente un cambiamento di grande portata etica e culturale. È il momento giusto per mettere fine alla sofferenza dei cavalli, abrogando l'art. 70 del codice della strada e delle disposizioni della legge 21/1992".