AGI - Sono 61.826 le persone scomparse ancora da ritrovare in Italia. La maggior parte di loro, 45.028, sono minorenni, 1.627 hanno più di 65 anni. Lo rende noto il Viminale, nella ventitreesima Relazione del Commissario straordinario del Governo per le persone scomparse, relativa al primo semestre 2020. Proprio il Commissario, Silvana Riccio, nel commento ai numeri, evidenzia che il "trend è crescente negli ultimi anni", e che dunque il fenomeno ha raggiunto una dimensione che può considerarsi "fisiologica, e non più emergenziale". Per ritrovare le persone che hanno fatto smarrire le loro tracce serve "un'azione coordinata con i prefetti" sul territorio, ha aggiunto. Anche se il lavoro delle forze dell'ordine è sempre più efficace: dal primo gennaio 2020 a fine giugno, su quasi 5mila (4.833) denunce di scomparsa sono oltre la metà (3.052) le persone ritrovate.
I numeri della relazione prendono il via dal 1974, ovvero da quando in Italia è stata istituita una banca dati sulle persone scomparse: da allora, alle forze dell'ordine sono arrivate 250.008 denunce di scomparsa. Di queste, 188.182 riguardano soggetti che sono stati ritrovati, mentre 61.826 sono ancora quelli da ritrovare. Il 52,72% di loro (131.802) sono minorenni, mentre il 41,74%, (104.342) sono maggiorenni entro i 65 anni; solo il 5,5% (13.864) gli over 65. A scomparire, sono stati soprattutto uomini - 157.027 (62,81%) a fronte di 92.981 donne (37,19%) - mentre, sotto il profilo della cittadinanza, prevale di poco quella italiana (129.280, il 51,71%) su quella straniera (120.728, il 48,29%). Tra le cause di scomparsa, prevale l'allontanamento volontario (115.623), mentre in molti altri casi la causa non è determinata (95.441). Si segnalano anche l'allontanamento da istituto o comunità (23.848) e la sottrazione da coniuge o da altro congiunto (1.690).
Rispetto al numero di denunce di scomparsa di minorenni nel periodo considerato, sono 45.028 quelli ancora da ritrovare. Quanto al genere prevalgono quelle relative a maschi (82.953, il 62,94%), mentre quanto alla cittadinanza prevalgono quelle relative a minorenni stranieri (89.332, il 67,76%). Anche per i più giovani, tra le cause prevale l'allontanamento volontario (70.389), seguito dall'allontanamento da istituto o comunità (23.336), mentre in 214 casi si tratta di possibili vittime di reato.