AGI - "Il rischio di un autunno caldo è concreto perché noi a settembre vedremo gli esiti di questo periodo di grave crisi economica che ha colpito le aziende". Lo sottolinea ad Agorà estate su Rai 3 la ministra dell'Interno, Luciana Lamorgese. "Vediamo negozi chiusi, vediamo cittadini che non hanno la disponibilità di provvedere ai propri bisogni quotidiani. Il governo ha cercato di andare incontro a queste esigenze e necessità, ma, ripeto, il rischio di un autunno caldo è concreto".
La ministra afferma inoltre che "sono assolutamente da condannare i comportamenti violenti nei confronti delle forze di polizia, a cui deve andare non soltanto il mio ringraziamento, ma quello di tutti gli italiani, perché tutelano l'ordine democratico e la sicurezza dei cittadini. Tante volte la loro azione non viene intesa in questi termini".
Quanto al coronavirus, "l'obiettivo del governo è di evitare nuovi focolai di infezione. Quindi stiamo ponendo in essere tutte le attività necessarie per monitorare, controllare ed evitare eventuali arrivi che potrebbero determinare un nuovo focolaio".
"Non possiamo ignorare la possibilità di un ritorno del virus come la comunità scientifica ci sta purtroppo dicendo - ha sottolineato Lamorgese - e per questo motivo i nostri atteggiamenti devono essere ancora più responsabili e in grado di contenere un eventuale nuovo focolaio nel mese di ottobre. Sarebbe complicato e difficile - ha concluso la ministra - ritornare in una situazione di lockdown".