AGI - "Cari, sto bene e in buona salute, spero che anche voi siate al sicuro e stiate bene. Famiglia, amici, amici di lavoro e dell'università di Bologna, mi mancate tanto, più di quanto io possa esprimere in poche parole". Così in una lettera recapitata alla famiglia Patrick George Zaky, lo studente egiziano dell'Università di Bologna in carcere in Egitto da febbraio. A divulgarne parte del contenuto la rete di attivisti 'Patrick libero'.
"Per una volta, oggi vi diamo una -relativamente- buona notizia! La famiglia di Patrick - annunciano su Facebook - ha ricevuto oggi una breve lettera da lui scritta il 21 giugno. Naturalmente non ha potuto dire tutto quello che voleva, dato che queste lettere passano attraverso varie mani di sicurezza prima di raggiungere il destinatario. Sì, siamo ancora preoccupati, ma siamo felici di leggere le sue parole. Come ci si aspettava da Patrick, sta inviando il suo amore a molte persone, e si sta chiedendo come stiamo tutti noi durante i tempi della Covid-19". Nel testo si legge tra l'altro: "Spero che stiate tutti bene e che il Corona non abbia colpito nessuno dei nostri cari [...] Un giorno sarò libero e tornerò alla normalità, e ancora meglio di prima".