AGI Ha avvertito la moglie da cui si stava separando scrivendole che non li avrebbe visti mai più. E lei è corsa lì assieme alla sorella, mentre la notte sfumava, inerpicandosi con l’auto i ai 730 metri di Margno, in Valsassina, tra le cime delle Grigne e il lago di Lecco.
Alle sette del mattino Daniela Fumagalli è entrata nella casa delle vacanze e ha gridato più volte: “Non si svegliano, non si svegliano”, fino a che il corpo si è afflosciato a terra davanti a Elena e Diego, i suoi gemelli di 12 anni strangolati, forse dopo essere stati sedati, dal padre. Poche ore prima, tra le due e le tre di notte, Mario Bressi, 45 anni, impiegato, aveva postato su Instagram due immagini. In una di queste, lui e loro vengono ritratti accanto a una croce di ferro, nell’altra, sempre incorniciati in un paesaggio montano, sullo sfondo una cappellina con una Madonna nella teca e un vaso di rose rosa. Su entrambe, le parole: “Coi i miei ragazzi...sempre insieme”.
Vincenzo Rizza, il vicino, ha raccontato al sito Valsassinanews di avere sentito delle “urla lancinanti che non dimenticherò mai”. “Ho fatto la rampa di scale e ho visto la mamma che si rotolava per terra e la polizia mi ha detto che i bambini erano stati ammazzati”. Verso le nove, Mario Bressi ha compiuto il suo proposito di stare sempre assieme ai gemelli, buttandosi dai 96 metri del ‘ponte della Vittoria’ di Cremeno.
Mario e Daniela avevano abitato insieme a Gorgonzola dal 2003, poi si erano trasferiti a Gessate, sempre vicino a Milano. La relazione si era incrinata e avevano appena cominciato le pratiche per la separazione. La mamma dei bambini ha passato diverse ore nel pomeriggio nella caserma dei carabinieri di Casargo, il paese vicino a Margno. E’ uscita per qualche minuto per ricevere l’abbraccio degli amici e lasciargli una domanda ripetuta più volte, con risposta inudibile: “Che cosa gli ha fatto?”.
I profili social di Bressi sono stati riempiti di insulti da parte di chi gli augura “l’inferno”. “Chiudete i commenti, è una tragedia per tutti. Anche per lui”, ha scritto una donna, tra le poche a invocare “il silenzio e il rispetto per la vita che se n’è andata”.