AGI - "Penso che le scarcerazioni di mafiosi siano stato un segnale devastante dal punto di vista simbolico, e che purtroppo, dal punto di vista mafioso, viene letto come cedimento, come speranza". Lo ha detto il membro togato del Csm Nino Di Matteo, in audizione davanti alla Commissione parlamentare Antimafia.
"Non ho mai parlato di come erano andati i fatti - ha detto il magistrato - ho sempre rifiutato interviste, non volevo, nonostante fosse per me incomprensibile il comportamento del ministro, rischiare di delegittimare il suo ruolo e quello del capo del Dap. Nell'ultimo periodo, però, sono accadute alcune cose: c'erano state centinaia di scarcerazioni di detenuti per mafia, avevo saputo dai media della circolare del 21 marzo, Basentini si era dimesso, e iniziavano nuovamente a circolare voci di un incarico alla mia persona".
"È evidente che è urgentissimo audire il ministro Bonafede", ha detto in Commissione Antimafia il deputato Maurizio Lupi, dopo la relazione di Di Matteo.