AGI - "C'è una ricognizione in atto presso tutto il sistema universitario e i dati sono incoraggianti: il numero dei laureati supera i 60mila nel periodo del Covid e sono stati dati più di un milione di esami. Il confronto tra il trimestre appena passato e quello del 2019 manifesta solo piccoli scostamenti, quasi non si è risentito nel percorso universitario degli studenti dell'effetto della pandemia". Lo ha affermato il ministro dell'Università e Ricerca, Gaetano Manfredi, nell'audizione di fronte alla competente commissione del Senato sulle iniziative messe in atto dal ministero per fronteggiare le conseguenze della pandemia.
Manfredi ha specificato che "questi dati sono uniformi su tutto il territorio nazionale, non ci sono differenza tra regioni e università. Questo ci fa capire che l'università ha mostrato di essere una vera infrastruttura strategica del paese. Questa crisi - ha aggiunto è stata una durissima prova, abbiamo cercato di mettere in campo fin dall'inizio tutte le risorse che avevamo a disposizione e di assicurare la massima continuità didattica e di tutte le funzioni, per fare in modo che gli studenti potessero soffrire il meno possibile".
È il digital divide il "problema più grande" evidenziato in questi mesi, come emerge "da indagini statistiche che si stanno facendo con questionari presso tutte le università". Lo ha affermato il ministro dell'Università e della Ricerca, Gaetano Manfredi, nell'audizione in commissione Istruzione al Senato.
"Circa un 20% di studenti dichiara di avere avuto problemi - ha sottolineato Manfredi - o di connessione scadente, legata soprattutto ad aree dove non c'è la banda larga, oppure problemi legati a mancanza di device adeguati. Su questo aspetto - ha ricordato il ministro - siamo intervenuti con risorse specifiche sia nel decreto Cura Italia e nel Decreto rilancio. Abbiamo destinato 20 milioni di euro per sostenere gli studenti nell'acquisto di strumenti digitali e accesso a banche dati. Poi - ha concluso Manfredi - ci sono problemi infrastrutturali che richiedono un impegno del paese per garantire che la banda larga possa arrivare dappertutto"