Non ci sono possibilità alternative rispetto al carcere per Harald Espenhahn e Gerald Priegnitz, i manager tedeschi della Thyssen condannati nel 2016 per l'incendio avvenuto nello stabilimento torinese nel dicembre 2007, che costò la vita a sette operai. Lo ha confermato oggi il procuratore generale di Torino Francesco Enrico Saluzzo, che ha ricevuto una comunicazione da Eurojust, l'unità di cooperazione giudiziaria dell'Unione Europea.
"Il tribunale di Essen ha riconosciuto l'efficacia della sentenza torinese - ha spiegato Saluzzo - e quindi i dirigenti tedeschi andranno certamente in carcere. Sconteranno una pena di cinque anni, il massimo previsto dalla giustizia tedesca per l'omicidio colposo. La libertà vigilata è prevista solo dopo aver scontato metà della pena in carcere, mentre dopo i due terzi esistono delle misure alternative alla detenzione". I due manager sarebbero dovuti andare in carcere già a marzo, ma l'emergenza Covid ha rallentato l'esecuzione della condanna.