Sono le 10.30 quando un vasto incendio divampa alla 3V Sigma, nel cuore dell'ex petrolchimico di Marghera (Venezia). Immediatamente suonano le sirene e scatta il protocollo d'intervento deciso in caso di incendi importanti in un'area così delicata del punto di vista ambientale. A scatenare le fiamme, la cui origine è ancora tutta da stabilire, sarebbe stata un'esplosione.
Rapidamente i 12.000 metri quadrati dell'azienda vengono avvolti dalle fiamme e da un fumo nero e denso visibile a diversi chilometri di distanza. Due operai rimangono gravemente ustionati: uno viene trasportato con l'elicottero a Verona, l'altro prima all'ospedale di Dolo e poi al Centro Grandi Ustionati di Padova. Le squadre dei pompieri accorrono da Mestre, Mira, San Donà e subito dopo dai comandi limitrofi con oltre 30 automezzi e 90 operatori.
Subito è stato applicato il piano provinciale emergenza esterno per incidenti rilevanti, che ha previsto la chiusura delle strade intorno allo stabilimento mentre l'amministrazione comunale ha scritto sui social network di tenere in via precauzionale le finestre chiuse visto che ancora non si conosce bene cosa stesse bruciando.
L’incendio è stato circoscritto dopo circa tre ore ma le operazioni di spegnimento e bonifica continueranno presumibilmente per tutta la giornata di oggi e la notte.
"Sono intervenuti i vigili del fuoco di Venezia, Vicenza, Padova e Treviso - ha spiegato l'assessore regionale alla Protezione Civile Gianpaolo Bottacin parlando in mattinata - l'area è circoscritta ma è difficile pensare ad uno spegnimento rapido in tempi brevi quindi non è possibile escludere nuove esplosioni".
Anche il governatore del Veneto Luca Zaia è intervenuto dicendosi "in apprensione" per l'evolvere della situazione.