Le immagini della folla lungo le sponde dei Navigli, nei giorni scorsi, hanno fatto "incazzare" il sindaco di Milano Giuseppe Sala, che le ha definite "vergognose", e in un video messaggio ai cittadini su Facebook ha lanciato un vero e proprio aut aut.
"Non sono un politico da metafore, ma da atti: o le cose cambiano oggi, non domani, non è un 'penultimatum' è un ultimatum, o io domani prenderò provvedimenti: chiudo i navigli, chiudo l'asporto. E poi lo spiegate voi ai baristi perché il sindaco non gli permette di vendere". Nella tradizionale zona della movida da inizio settimana, si sono visti assembramenti di persone intente a sorseggiare l'aperitivo take away.
Quindi il richiamo del primo cittadino: "noi non solo siamo in crisi dal punto di vista sanitario, ma siamo in una profondissima crisi socio economica. Milano ha bisogno di tornare a lavorare, a lavorare! Questo è il punto, non è un vezzo, non è una voglia riaprire, è una necessità. Io sto e starò sempre dalla parte di quelle famiglie che fanno fatica ad arrivare a fine mese, sto dalla parte di quelli che vanno a lavorare, non a divertirsi - ha sottolineato - per portare a casa quanto necessario".
Ecco perché "non permetterò che quattro scalmanati senza mascherina, uno vicino all'altro, mettano in discussione tutto ciò. Potevamo essere inconsapevoli, non pienamente consapevoli, due o tre mesi fa, e anche io lo sono stato - ammette ancora una volta - ma adesso no, dopo tutto quello che abbiamo visto". L'incoscienza di fine febbraio, oggi, dopo aver contato 14.745 morti in Lombardia non è davvero ammissibile.
E se non bastassero le parole del sindaco a persuadere i più 'imprudenti', ci penseranno le pesantissime sanzioni: "da stasera ci metto più vigili, anche se non è 'guardia e ladri' - ha aggiunto - non è un gioco. Non possiamo permettercelo in una città da 1 milione e 400 mila abitanti e 1.700 km di strade.
L'invito a tutti è a ragionare: "senza testa c'è l'1% dei milanesi, quelli sono l'1%. E non lascerò - ribadisce Sala - che l'1% metta in difficoltà il 99% dei milanesi" .