Servono buone idee, un po' di concreta 'fantasia', di inventiva per affrontare la ripartenza, la cosiddetta fase 2. Un compito non facile per chi ci governa. Ecco dunque che l’Arcidiocesi di Milano chiama a raccolta i suoi fedeli e avvia una vera e propria consultazione per raccogliere spunti utili e far fronte insieme alla nuova vita che ci attende. Vita religiosa si intende. Le 'proposte' potranno riguardare la ripresa delle 'celebrazioni con il popolo', la riapertura degli oratori, sino all’azione caritativa nelle sue molteplici espressioni.
La Chiesa ambrosiana, in accordo con la Conferenza episcopale italiana e in collegamento con le altre Diocesi lombarde," intende collaborare responsabilmente con le autorità governative e le istituzioni civili - si legge in una nota della Diocesi - dando il proprio contributo allo sforzo d’immaginazione necessario ad affrontare anche la prossima fase di transizione. A tale scopo la Diocesi invita le comunità cristiane e i fedeli ad avanzare idee e buone prassi su diversi ambiti ecclesiali. Le proposte potranno essere presentate alla mail fase2@diocesi.milano.it.
I suggerimenti raccolti saranno condivisi con la Prefettura di Milano su un tavolo convocato appositamente su questi temi. I risultati di questo lavoro saranno poi trasmessi alla Conferenza Episcopale italiana per un’interlocuzione con il Governo nazionale.
"Poiché immaginiamo che questa nuova fase durerà a lungo, desideriamo avviare un dialogo costante con le comunità cristiane e tutto il popolo di Dio che aiutino l’Arcidiocesi ad accompagnare la Chiesa ambrosiana nell’interpretare questo momento molto particolare con indicazioni pastorali condivise", ha spiegato monsignore Bruno Marinoni, moderator curiae dell’Arcidiocesi di Milano.