“Se le aziende riaperte provocassero l’insorgere di nuovi focolai sarebbe un disastro incommensurabile”. Lo dichiara in un’intervista a Il Fatto Quotidiano Pier Luigi Lopalco, l’epidemiologo, professore di Igiene dell’Università di Pisa nominato dal governatore Michele Emiliano responsabile delle emergenze epidemiologiche in Puglia, il quale per altro teme che tutti gli sforzi sinora compiuto “possano essere vanificati da scelte dettate da logiche che non tengano conto della gravità della pandemia”.
Ovvero, secondo il sanitario, “i dati che ancora leggiamo rispetto alla situazione della Lombardia sono tutt’altro che confortanti” tant’è che “la circolazione del nuovo coronavirus è ancora importante e riaprire di più in quella zona industriale vorrebbe dire sovraccaricare Milano che ne è il fulcro”. Lopalco pertanto si chiede se “coloro che decidono si rendano ben conto di che cosa questo significhi” e dei rischi che ciò comporti, perché – spiega ancora il medico – “aumentare questa percentuale di movimenti è molto rischioso” in quanto “i conseguenti contatti sociali potrebbero generare altri focolai”. Anche perché “la Lombardia è la regione che ha avuto la fase di proliferazione più importante della pandemia in Italia”.
Si domanda pertanto il professor Lopalco: “S’immagina dopo le aperture dover richiudere? Psicologicamente ed economicamente oltre che a livello sanitario sarebbe il disastro totale. Danni incommensurabili”, perciò “servono più certezze altrimenti è un salto nel buio” conclude.