Il Veneto conferma il suo primato nei tamponi Covid-19. E pare determinato a tenere stretto il suo record in ogni modo. Al punto che oggi, raggiunti i 153 mila tamponi eseguiti (record nazionale in rapporto alla popolazione), dopo aver per primo condotto piani di tamponamenti di massa nella comunità di Vo, tristemente nota per il focolaio che ha fatto conteggiare il primo decesso in Italia, oggi ha messo in funzione una macchina completamente automatica da 9 mila tamponi analizzati.
Si tratta di una attrezzatura unica in Italia, acquistata in Olanda per circa 400 mila euro, che promette di permettere al Veneto di raggiungere l'obiettivo dei 20 mila tamponi al giorno. "Tra oggi e domani entrerà in funzione la macchina installata nel laboratorio del professor Crisanti che da sola garantirà l'analisi di 9 mila tamponi al giorno. Tutto in piena autonomia - ha spiegato il governatore del Veneto Luca Zaia nel corso di un punto stampa - ad oggi abbiamo accumulato tamponi da analizzare per mancanza di reagenti, sono circa 7 o 8 mila e ora speriamo di andare a regime al più presto".
"Se avessimo avuto fisicamente tutti i tamponi e i reagenti saremmo andati a 100km/h - aggiunge - ma purtroppo la capacità delle macchine già in uso era al minimo perché non avevamo reagenti".
Anche sul fronte dei reagenti e dei kit (gli "stecchini" che vengono usati per prelevare campioni di saliva o muco) il Veneto ha comunque saputo rimboccarsi le maniche e organizzarsi avviando produzioni e sperimentando di materiali 'Made in Veneto'.
"Se avessimo avuto tutti i reagenti necessari non avremmo accumulato ritardi nelle analisi - ha sottolineato Zaia - stiamo correndo e ora con questa nuova macchina ci darà respiro e raggiungeremo finalmente l'obiettivo annunciato di 20mila tamponi al giorno".