Il neonato sta bene, ha un peso appropriato, è negativo al virus e sta in camera 'isolato' con la mamma a distanza di sicurezza, che può provvedere a lui con guanti e mascherina.
Dopo Piacenza, anche a Bologna - alla maternità dell'ospedale Maggiore, sabato 28 marzo - è nato il primo bimbo da donna positiva al coronavirus. È il primo caso nell’area bolognese: la madre accusava sintomi lievi del virus.
"Una mamma serena e molto positiva", la descrive Fabrizio Sandri, direttore della Neonatologia, UTIN e del Dipartimento Materno Infantile dell’Azienda Usl di Bologna, che ha contribuito al lieto evento. Non si può certo negare che in un momento generale di stress e quarantena causato dal coronavirus, le donne che vivono la gravidanza e il parto sono sottoposte ad una prova di forza e coraggio maggiore.
Sandri vuole comunque rassicurare tutte le mamme che in questi giorni si trovano ad avere a che fare con la maternità del Maggiore.
"Per i casi positivi al coronavirus c'è un'area dedicata, già operativa - spiega Sandri - con personale pronto e addestrato in modo adeguato. Si tratta di un 'area isolata, che dopo il parto prosegue nel reparto di ostetricia, con percorsi separati: quindi anche tutte le altre mamme possono stare tranquille, perchè non ci sono contatti".
La Maternità, oltre al parto in questione, sta seguendo qualche altro caso legato al coronavirus, una donna non ancora a termine e alcune gravidanze ancora al primo trimestre.
Come ha vissuto il parto la donna positiva al virus?
Si tratta di una donna molto positiva che ha saputo far fronte al momento. Adesso sta allattando al seno, con tutte le precauzioni del caso.
Ovvero?
La mascherina sicuramente, i guanti non sono necessari, ma prima e dopo l'allattamento occorre lavarsi bene le mani.
E per il bambino, nato come sappiamo negativo?
Saranno fatti tre tamponi di controllo, tra una settimana, 14 e 28 giorni.