L'incendio divampato al settimo piano del Palazzo di Giustizia di Milano, lato giudici di Sorveglianza, è stato spento. Le fiamme sono partite dal settimo piano dell'edificio intorno alle 5:25.
Sul posto sono intervenuti due automezzi dei pompieri e diverse pattuglie di polizia locale e carabinieri per controllare gli accessi ai quattro lati del palazzo. È presente anche il funzionario di turno. Non risultano feriti.
I primi danni
"L'ufficio gip non esiste piu". A dirlo all'AGTI è un dipendente del Palazzo di Giustizia che si trova al settimo piano dove stamattina presto, per causa che dovrà chiarire l'inchiesta in corso della Procura, è divampato l'incendio.
È l'ufficio dove, tra le altre cose, ci sono in formato cartaceo sentenze, decreti penali e atti urgenti. Ma, tranquillizza il dipendente, "tutti questi atti sono stati scansionati e si trovano nei server dei pc".
Sempre la stessa fonte, esclude che vi fossero lavori di ristrutturazione ed evidenzia che, nei mesi scorsi, si era creato un piccolo focolaio alla stanza 50 del settimo piano perché aveva preso fuoco una parete in cartongesso. Il rogo si era poi spento subito perché a fianco c'era uno scaffale metallico.
Non c'è solo l'incendio in tribunale a Milano, provocato con ogni probabilità da un corto circuito. A quanto si apprende, nelle ultime ore si è allagato il sesto piano dell'antico edificio, costruito alla metà del secolo scorso. Sempre secondo quanto si apprende, l'allagamento in questione è dovuto all'acqua utilizzata dai vigili del fuoco per spegnere le fiamme.