Ventimila rientri in Sicilia dalle regioni del nord in pochi giorni. Il governatore dell'Isola, Nello Musumeci, lancia l'allarme e chiede una linea più ferma. "La Sicilia - dice - sostiene le misure varate dal governo centrale e si unisce alla richiesta di consentire a ogni Regione, in un quadro di condivisione, di adottare iniziative ulteriori. E' il giusto compromesso per venire incontro a richieste legittime, come quelle della Lombardia, che non possono essere lasciate inascoltate".
Per il presidente della Regione si tratta adesso dell'opportunità di adottare "una linea ancora più ferma, resa indispensabile dal numero enorme di cittadini che hanno lasciato proprio le regioni settentrionali. Nessuno vuole fare una corsa al primo della classe, ma tutti abbiamo il diritto e il dovere di proteggere le nostre popolazioni e dare il giusto tempo al sistema sanitario per prepararsi a una eventuale gestione emergenziale".
Dunque ok alla richiesta di misure più restrittive da parte della Regione Lombardia e del suo presidente Attilio Fontana: "Vorremo potere avere autonomia dal governo nazionale per assumere iniziative, magari concordate con Roma, adottate in base alle esigenze presenti nel territorio". La Regione sta predisponendo altri posti letto per rianimazione: 200 in più rispetto ai 411 già a regime.
Domani si riunirà la giunta di governo per chiedere alle cliniche private di dare il loro apporto, alle università di immettere in servizio gli specializzandi. E ha rivelato: "Ho parlato con l'Autorità portuale di Palermo che mi ha comunicato che c'è un armatore pronto a mettere a disposizione al molo una nave da crociera con un centinaio di posti letto e personale sanitario". Fino a questo momento "i numeri sul fronte del coronavirus ci danno ragione, ma siamo pronti a ogni evenienza".