Sono 61.036 le persone, tra cittadini italiani (9.959) e stranieri (51.077), che nel periodo compreso dal primo gennaio 1974 al 31 dicembre 2019 risultano ricercate sul territorio nazionale perché scomparse e non ancora rintracciate.
Nello stesso arco temporale, invece, le denunce complessive di scomparsa sono state 245.012 (di cui 126.474 riferite a cittadini italiani e 129.181 riguardanti minorenni).
Dei 61.036 soggetti ancora da ritrovare, 44.399 (il 73%) sono minorenni (di cui 2.551 italiani), 15.012 (il 25%) maggiorenni e 1.625 ultra65enni.
Sono alcuni dati contenuti nella 22esima relazione del Commissario straordinario del Governo per le persone scomparse, Giuliana Perrotta, presentata oggi a Montecitorio.
Le Regioni dove nel corso degli anni il fenomeno ha assunto maggiore consistenza sono: la Sicilia (17.648), il Lazio (8.129), la Lombardia (6.293), la Campania (4.867) e la Calabria (4.864) anche se va detto che la statistica relativa alla Sicilia è certamente riconducibile al fenomeno migratorio.
Parlando del solo 2019, invece, le denunce di scomparsa sono state 15.044, pari a 1.250 ogni mese. Ben 9.846 i ritrovamenti (65,44%), compresi quelli di 227 soggetti privi di vita. Ancora all'appello, dunque, mancano 5.198 persone.
Dal 1974 ad oggi, poi, sono stati censiti 918 casi di cadaveri non identificati, 244 sono del Lazio che è la Regione italiana a detenere questo primato. Di questi 244, 6 casi riguardano corpi recuperati in mare e 48 in fiumi o laghi. A seguire ci sono poi la Lombardia con 129 corpi non ancora identificati e la Campania con 80.
Il prefetto, a dimostrazione dell'importanza del fenomeno che resta "ancora rilevante", ha spiegato che il 12 dicembre sarà la giornata dedicata agli scomparsi.
"Questa data è stata individuata facendo riferimento a un evento accaduto oltre venti anni fa, in provincia di Pavia, quando una donna, madre di due bambini, scomparve 'nel nulla' una volta uscita di casa.
Per la circostanza sono stati coinvolti i figli della donna scomparsa, i quali hanno voluto lanciare un messaggio alla madre, per il tramite delle Istituzioni, che è stato riportato nella prima pagina di questa Relazione ('Ci piace pensare che sei da qualche parte nel mondo, felice e spensierata e, anche solo per un secondo, stai pensando a noi' Michael e Patrik), una frase che riassume in poche parole i sentimenti di chi vive nella propria famiglia una simile tragedia".