Bus che escono di strada, betoniere fuori controllo lungo vie trafficate della città, camion per la raccolta rifiuti che sbandano, auto che si scontrano, moto agganciate da mezzi di trasporto, pedoni e ciclisti investiti. Sono circa 27 mila gli incidenti stradali rilevati nella capitale nel 2019, e precisamente dal 1 gennaio al 27 novembre, ai quali si possono aggiungere i più recenti facendo salire ancora il numero. Incidenti dove gli operatori della Polizia Locale di Roma Capitale sono intervenuti rilevando danni a cose e a persone.
Fra gli ultimi casi balzati alle cronache, c'è la terribile vicenda dell'investimento di Corso Francia, costato la vita a due ragazze di 16 anni la notte fra il 21 e 22 dicembre. E, sempre quella notte, ha perso la vita anche un ragazzo di 25 anni alla guida di uno scooter su via Marco Polo. Mercoledì, in zona Casalotti, un furgone ha investito alcuni pedoni e il bilancio della carambola è di tre feriti gravi, tra loro anche una bambina di 4 anni.
Alcuni incidenti sono a dir poco tristemente spettacolari. Lo scorso 9 novembre, cinque persone sono rimaste ferite nell'incidente avvenuto a Roma in via Oderisi da Gubbio, in zona Portuense, dove un'auto, il cui conducente aveva perso il controllo, ha investito chi era in attesa alla fermata del bus del trasporto pubblico urbano.
Il 5 novembre, scontro tra due autobus Atac intorno alle 15 in piazza dei Cinquecento. A rimanere ferite tre persone. E il 16 ottobre, oltre 40 persone sono state trasportate nei vari ospedali della città dalle ambulanze del 118 dopo un incidente che ha coinvolto un autobus di linea sulla Cassia, periferia nord della Capitale. Il conducente del bus si sospetta fosse alla guida del mezzo con il telefonino e per questo sarebbe finito contro un albero. L'11 dicembre, un mezzo Ama ha investito un pedone in via Casilina a Roma.
Andando indietro, lo scorso 19 luglio, alle 7,45, in via Emanuele Filiberto, nei pressi del Circo Massimo, un tram della linea 3 e un autobus si sono scontrati e sei passeggeri sono stati portati in ospedale per accertamenti. Ancora, il 5 luglio, due auto si sono scontrate su via Casal del Marmo e una è finita dritta in un bar sfondando la porta di ingresso, ma per fortuna non ci sono stati feriti. Il 23 agosto, ecco un tram che è deragliato lungo la tratta che collega Piazzale Flaminio a Piazza Mancini dopo essere rimasto coinvolto in un incidente con una Bmw. Il mezzo è deragliato e finito contro un palo. Sono rimasti feriti il conducente del tram, lievemente contuso e portato per precauzione in ospedale, la conducente e la passeggera della Bmw.
Una betoniera fuori controllo ha travolto auto e pedoni il 5 maggio scorso: il bilancio è stato di una ventina di auto coinvolte e diversi pedoni investiti, i feriti sono stati 5. Altro incidente il 3 maggio, in via Casilina dove un camionista romano di 48 anni ha perso il controllo del mezzo creando diversi incidenti tra via Tor Tre Teste e via Pietro Belon. Sul posto sono arrivate sette ambulanze per altrettanti feriti.
La strage dei ciclisti
Sono tanti anche i ciclisti investiti e uccisi. Il 10 dicembre a perdere la vita, su via Cristoforo Colombo, è stato un ciclista, investito da un 48enne italiano alla guida di una Ford Focus. Cinque giorni prima un altro incidente stradale era avvenuto in via di Casal Lumbroso: 5 i veicoli coinvolti. Un uomo di 86 anni alla guida di una Lancia Y, dopo aver perso il controllo dell'auto ed essersi ribaltato, ha colpito altri 4 veicoli in transito. Durante la carambola è stata abbattuta anche una palina della fermata bus. Il 21 novembre, invece, un camion ha investito e ucciso in via Mario Menghini, in zona Appia Nuova, nella Capitale, una 42enne.
Secondo le statistiche sull'incidentalità nei trasporti stradali, anche con riferimento alla tipologia di strada, rilevate con il contributo della Polizia Locale di Roma Capitale, nei 27 mila incidenti, in 108 hanno perso la vita 111 utenti coinvolti (- 20% rispetto allo stesso periodo del 2018), e su 9.800 hanno riportato lesioni in 12.568 e per 184 utenti (-12% sul dato 2018) la prognosi è stata più grave. Un confronto con lo stesso periodo dell'anno 2018, 1 gennaio - 27 novembre, mostra un discreto miglioramento sia in valore assoluto che relativo rispetto alle utenze degli utenti coinvolti.
Tra conducente, passeggero e pedone, quest'ultimo risulta il più vulnerabile. Gli utenti più coinvolti che hanno riportato lesioni sono i conducenti delle due ruote ed il pedone che rappresenta l'utente più vulnerabile. Si evince, come dato significativo, proprio il numero dei decessi tra i pedoni nell'anno 2019 (37 morti) pari al 35% del totale (62 pedoni deceduti nell'anno 2018 pari al 44%).