Ci sono stati disaccordi "per alcune situazioni" tra Samantha Cristoforetti e l'Aeronautica militare di cui faceva parte, e "contestualmente" quindi "ho ritenuto per coerenza e per mia serenità di congedarmi. In schiettezza e reciproca cordialità, senza alcuna polemica".
Lo scrive la stessa astronauta su Twitter schiarendo alcuni aspetti della vicenda dopo aver letto diverse interpretazioni su organi di stampa in relazione alla sua decisione di lasciare la forza armata, addio a far data dal 31 dicembre appena trascorso e che oggi ha visto l'ulteriore formalizzazione con il saluto alla bandiera di guerra del reparto di appartenenza, il 51^ Stormo.
Cristoforetti scrive di aver "semplicemente avuto occasione di esprimere alla forza armata, nelle sedi appropriate, il proprio disaccordo e contestualmente la decisione di lasciare. "Era mia facoltà chiedere la cessazione dal servizio da quando, nel settembre 2019, ho concluso i miei obblighi di ferma. In previsione di questa 'scadenza' avevo informato i vertici dell'Aeronautica militare già all'inizio del 2019 sul fatto che avrei riflettuto, nel corso dell'anno, sull'opportunità o meno di continuare la doppia dipendenza da ESA (Agenzia spaziale europea, ndr) e dalla forza armata, resa possibili dalla legge 1114/62. Dal 2009 sono infatti impiegata in ESA in qualità di astronauta. Da ESA dipendo per l'impiego quotidiano e da ESA percepisco lo stipendio. L'appartenenza alla forza armata ha avuto negli ultimi 10 anni un valore simbolico e affettivo".
A proposito poi delle motivazioni al'origine della sua decisione, "non sto cambiando mestiere o assumendo un nuovo incarico, continuo ad essere un'astronauta dell'Agenzia spaziale europea e conto di tornare presto nello spazio".
Cristoforetti aggiunge di non essersi mai sentita "oggetto di discriminazione di genere" e inoltre sottolinea "ho sempre avuto il massimo supporto da parte della delegazione italiana alla Ministeriale Esa dello scorso novembre, tanto che l'Italia ha ottenuto l'impegno per un secondo volo per me entro qualche anno".
Infine, nel dirsi orgogliosa di essere stata collega di chi serve l'Italia nell'aeronautica e nelle forze armate in genere, rilevando che entro un paio di anni dovrebbe esserci una nuova selezione per astronauti Samantha si augura che "tanti e tante giovani ufficiali vogliano partecipare".