(dall'inviato Eliana Ruggiero)
"È la prima volta che in Vaticano la pentola viene scoperchiata da dentro e non da fuori". Lo fa notare Papa Francesco sottolineando quindi che funziona il sistema di controllo messo in piedi dai tempi di Benedetto XVI. Nel volo di ritorno dal viaggio apostolico in Thailandia e Giappone il Pontefice ha risposto ai giornalisti a bordo, riguardo allo "scandalo" (è il Pontefice stesso a usare questa parola) sulla compravendita del palazzo londinese e sui flussi finanziari dei conti sui cui transita l'Obolo di San Pietro.
"Il Revisore - ha detto Francesco - ha avuto il coraggio di fare una denuncia scritta contro cinque persone", "bloccate perché c'erano indizi di corruzione" e verso cui, a breve, ha annunciato, partiranno gli interrogatori. Ma il Pontefice ha criticato l'operato dell'Aif, l'Autorità di Informazione Finanziaria che non ha fatto il proprio dovere di controllo ma anzi, ha cercato di "far forza", ha spiegato, con il gruppo Egmont (il coordinamento informale delle Autorità antiriciclaggio) per "riprendere la documentazione".
Buona e cattiva amministrazione
Ma "la giustizia davanti a una accusa di una corruzione è sovrana in un Paese, nessuno può immischiarsi", ha proseguito. Il mandato del presidente Aif, René Brulhart, scadeva il 19 novembre, ha continuato Francesco, annunciando che il successore, già trovato "è un magistrato di altissimo livello giuridico, economico, nazionale e internazionale" e forse potrebbe prendere l'incarico già da domani. Il direttore Tommaso Di Ruzza è stato sospeso perché sono emersi "sospetti di non buona amministrazione".
Magari fosse innocente - ha aggiunto -. Io vorrei perché è una cosa bella se una persona è innocente e non colpevole". Sulla vicenda del palazzo di Londra e sull'utilizzo dell'Obolo di San Pietro, Francesco ha premesso che investire denaro fa parte della "buona amministrazione". Al contrario, "se la somma dell'Obolo" la metto "in un cassetto", è "una cattiva amministrazione". Occorre però vedere dove e come investire: "l'Obolo non è l'Obolo" se lo lo fai "su una fabbrica di armamenti". Ma "si può anche comprare una proprietà, affittarla, e poi venderla ma sul sicuro con tutte le sicurezze per il bene della gente dell'Obolo".
Hong Kong e la Cina
Durante l'incontro 'in volo', non è mancata una domanda su Hong Kong e sulle manifestazioni in corso dopo le elezioni comunali. Papa Francesco ha fatto notare che ci sono altri Paesi "che hanno dei problemi", come il Cile o "la democratica Francia" con "un anno di gilet gialli" ma "io - ha ammesso - in questo momento non sono capace di valutare". E a chi gli chiede sul telegramma inviato a Carrie Lam, durante il sorvolo dell'aereo papale sull'ex colonia britannica, ha risposto: "I telegrammi si mandano a tutti i Capi di Stato, è una cosa automatica". "Ha solo un valore di cortesia". Infine su una possibile visita in Cina ha detto: "Mi piacerebbe andare a Pechino".