Sulla gestione dei rifiuti Roma è davvero messa così male?

Riccardo Liguori
Riccardo De Luca / AGF
- Rifiuti a Roma
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Il caso di Roma e del Lazio

  • quantità di scarti: 588,8 kg per abitante nel 2016 e 587,2 nel 2017. Si tratta di una flessione ancora troppo lieve. Nel 2017 la quantità totale di rifiuti raccolti è arrivata a un milione 687 mila tonnellate di rifiuti, di cui appena 729.050 in maniera differenziata;
  • raccolta differenziata: il dato locale è poco incoraggiante, di nuovo inferiore rispetto a quello nazionale. Infatti, se nel 2017 l’Italia ha registrato un 46,6% (+ 2% rispetto al 2016), Roma invece ha raggiunto un 43,2% (+1,2 rispetto al 2016).

Il dato nazionale

  • nel 2017 la quantità di rifiuti urbani è stata di 488,7 kg per abitante (+1,6% rispetto al 2016). I livelli più alti di produzione di rifiuti urbani sono stati rilevati in Emilia-Romagna (642,2 kg per abitante) e Toscana (600,0). Il Molise (377,0) e la Basilicata (345,2), invece, sono le regioni in cui se ne sono prodotti di meno;
  • la percentuale di raccolta differenziata sul totale dei rifiuti, invece, ha toccato il 55,5% (+3% sul 2016). I livelli migliori si sono registrati nella provincia autonoma di Trento (74,6%), in Veneto (73,6%), in Lombardia (69,6%), nella provincia autonoma di Bolzano (68,5) e in Friuli-Venezia Giulia (65,5). In queste stesse aree la quantità pro capite di rifiuti urbani è inferiore o prossima alla media Italia.

Differenziata: Nord più virtuoso

Costo del servizio rifiuti: per il Sud è troppo elevato

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