“Bisogna chiedere a loro se l’assenza sia dovuta a problemi organizzativi, o a una scelta politica. Italia viva è una formazione appena nata”. In un’intervista al Corriere della Sera Graziano Delrio, presidente dei deputati dem di Camera e Senato, risponde così al quotidiano che gli fa notare che nella foto elettorale del quartetto dei leader in Umbria manca Renzi.
Ma di quest’assenza Delrio non sembra esser preoccupato, perché “chiunque facesse cadere il governo per motivi di calcolo politicante o per trame di palazzo, se ne assumerebbe la responsabilità davanti agli italiani” spiega, dicendosi anche sicuro che elettoralmente “Renzi cercherà voti nell’astensionismo o tra chi non si riconosce nei partiti attuali” anche perché “se la sua operazione fosse di cooptazione di gruppi dirigenti di partiti esistenti, sarebbe un’ambizione piccola. E lui non è uno da ambizioni piccole” giura il presidente dei parlamentari dem che ben conosce il leader di Italia viva.
E anche sul voto in Umbria Delrio non sembra essere pessimista. “Siamo partiti in svantaggio, ma ora la partita è tutta aperta” dichiara Delrio che si dice anche convinto che “gli umbri respingeranno le parole di una destra che semina odio e sceglieranno i principi di coesione e solidarietà che hanno fatto forte la regione”. E se nel caso l’esito del voto non dovesse essere confortante i piani non si cambiano nel rapporto con i 5Stelle in quanto “il voto in Umbria non deve pregiudicare il dialogo aperto anche in altre regioni”.
Sulla dialettica interna ai 5 Stelle e al rapporto Conte-Di Maio, Delrio osserva che Conte è a Palazzo Chigi “per coordinare l’azione del governo, di certo ha chiaro che il capo politico dei 5 Stelle è Di Maio e credo non abbia alcuna volontà di prendersi un partito” e chiede di non introdurre ulteriori elementi di fibrillazione “a causa di questioni di leadership”.
Fibrillazioni e tensioni che già si scaricano in abbondanza sulla manovra, ma anche in questo caso Delrio si mostra sereno perché mentre lo scorso anno “si parlava di condoni, ora si parla di lotta all’evasione”. Con la manette? Se i 5Stelle le ritengono una svolta culturale, per Delrio “la vera svolta culturale è l’onestà, far pagare le tasse a tutti e meno. I mezzi sono eminentemente altri, rispetto al carcere. Ma che si incrementino le pene ci può stare, in casi eccezionali” afferma.
E poi, aggiunge Delrio, “ci sono tasse sacrosante, come quella contro le multinazionali che fanno profitti enormi e non pagano nulla. Io sono orgoglioso di aver chiesto l’inserimento della web tax”. E da ex docente di scienza dell’alimentazione ritiene persino che “tasse come quella sugli zuccheri possono essere utili alla salute”.