Domani i dipendenti delle società partecipate del Campidoglio, circa 30 mila lavoratori, incroceranno le braccia per 24 ore per il primo sciopero generale dei lavoratori del comparto, indetto da Cgil, Cisl, Uil e Ugl. Si annuncia dunque un venerdì da incubo soprattutto per trasporto pubblico e raccolta dei rifiuti, con rischio chiusure anche per i musei civici e poi possibili disagi in scuole e asili legate ad una contemporanea agitazione del personale di Multiservizi, partecipata di secondo livello detenuta al 51% da Ama dove si agita lo spetto del licenziamento in massa dei 3.500 dipendenti.
I sindacati confederali, sostenuti dai partiti di opposizione, protestano contro la gestione delle aziende messa in atto finora dalla giunta M5s di Virginia Raggi, caratterizzata da frequenti cambi del management. La sindaca ha chiesto loro più volte di fermarsi definendo la protesta "senza motivo" e, a quanto si apprende da fonti del Campidoglio, ha chiesto all'amministratore unico di Ama, Stefano Zaghis, di "prestare la necessaria attenzione per mantenere pulite le aree della città dove ci sono scuole e ospedali".
E l'Ama chiede ai romani di tenersi i rifiuti in casa
Il trasporto pubblico vedrà addirittura due scioperi in contemporanea: uno di 4 ore proclamato dai sindacati confederali, dalle 20 a fine servizio, per fornire comunque i mezzi pubblici a coloro che vorranno partecipare alla manifestazione indetta alle 10 in piazza del Campidoglio; l'altro di 24 delle sigle autonome Sgb-Cub, SICobas, Usi Ait e che interesserà sia bus e metro sia il servizio periferica di Roma Tpl.
Più problematico il versante dei rifiuti, con l'Ama che ha fatto un appello ai romani per evitare, durante la giornata di domani, di conferire sacchetti della spazzatura nei secchioni per non favorire l'accumulo e la fuoriuscita dai bidoni. Lo sciopero in Multiservizi invece potrebbe avere impatti negativi sugli asili e le scuole comunali, dove i dipendenti della società si occupano delle pulizie.