E' stato, nell'agosto del 2018, il primo ergastolano ostativo in Italia a cui è stata concessa la liberazione condizionale. Dopo la sentenza della Consulta, il pensiero di Carmelo Musumeci è a chi sta dentro: "Sono contento pensando ai miei ex compagni, finalmente hanno una speranza concreta, una possibilità - dice all'AGI - Ora dipende dal percorso che faranno, se sarà virtuoso, e dai magistrati di sorveglianza. Oggi tiro un sospiro di sollievo, è come se mi sentissi meno in colpa di avercela fatta. Come se mi fossi scrollato un po' di carcere da dosso".
Musumeci, 64 anni, ne ha trascorsi 27 da recluso. In carcere, ha preso due lauree e scritto molti libri, tra cui 'Gli ergastolani senza scampo' assieme al professore di diritto costituzionale Andrea Pugiotto, un'opera diventata una sorta di 'manifesto' di quelli che lui ha definito gli 'uomini ombra', destinati a una vita intera senza vedere la luce. Nell'ordinanza con cui gli concedevano la libertà condizionale, i giudici prendevano atto di "un grande percorso di crescita personale" e "del suo essere un uomo nuovo che si riscatta dal passato impegnandosi quotidianamente ad assistere i disabili".
"Sono convinto che la decisione della Consulta - spiega - possa essere decisiva per sconfiggere i fenomeni criminali. La speranza è l'arma più efficace per cambiare. Prima sapevi di stare dentro per sempre, perché cambiare? Ora non è più la legge a dirti che sei irrecuperabile, ma sarà un magistrato a stabilire se lo sei o meno, mentre in precedenza aveva le mani legate, anche se vedeva un cambiamento meritevole di un premio. Penso, soprattutto, ai 'giovani' ergastolani, cioé quelli che sono entrati giovanissimi e hanno vissuto una vita dentro. Adesso possono sperare. Il mio sogno - è l'auspicio finale - è che venga abolito l'ergastolo ostativo, che tutti nel certificato di detenzione abbiano scritta una data di inizio e una di fine e che al mattino sul calendario possano contare quanti giorni mancano".