"Luca Traini ha scritto un libro dedicato a Pamela e sta cercando una casa editrice per pubblicarlo". Lo ha detto l'avvocato Giancarlo Giulianelli, legale del 30enne tolentinate, condannato a 12 anni di carcere (con il rito abbreviato) per il raid xenofobo del 3 febbraio dello scorso anno, durante il quale ferì 6 cittadini nordafricani e messo in atto per vendicare la morte della 18enne romana, il cui cadavere fu trovato fatto a pezzi e chiuso in due trolley due giorni prima.
Parlando con i giornalisti a margine della prima udienza del processo davanti alla corte d'assise d'appello di Ancona, rinviata a mercoledì prossimo per un improvviso impedimento del presidente, il legale ha spiegato che "il ricavato della vendita del libro e quello della sua Alfa 147 (utilizzata per il raid, ndr.), che è stata dissequestrata, serviranno a soddisfare le richieste delle parti civili visto che Luca non ha disponibilità economiche".
Luca Traini è detenuto nel carcere di Montacuto di Ancona ed "è intenzionato anche ad iscriversi al corso di laurea in scienze politiche dell'Università di Camerino, che invece è in atto in altri territori". L'avvocato si sta facendo carico di verificare se esiste "una convenzione tra l'istituto penitenziario e l'ateneo", che possa favorire il percorso di studi del suo assistito.
"Luca ha molta fiducia nel lavoro del suo avvocato", ha detto Giancarlo Giulianelli, che lo ha descritto come una persona "che in questo momento è molto tranquilla" e "sta abbastanza bene, per quanto si possa dire di un'esperienza carceraria a Montacuto".
A prescindere da quelle che sarà l'esito dell'appello, che per il legale dovrebbe arrivare a revisionare la condanna per strage, il 18enne tolentinate è consapevole che "dovrà scontare una pena non breve".