La capienza massima è di 95 persone, in realtà al momento ne ospita 208. Sono i migranti che affollano l'hotspot di Lampedusa, rendendolo nuovamente sovraffollato e innescando ancora una volta problemi di gestione. L'ultimo arrivo ha portato sull'isola tutt'insieme nel pomeriggio 108 migranti, erano su un'imbarcazione che era stata avvistata qualche ora prima. Nella mattinata di ieri, invece, c'era stato l'approdo di altri 20 migranti arrivati autonomamente sulla terraferma. Tutti trasferiti nell'hotspot dell'isola, in contrada Imbriacola, da dove, sempre ieri mattina, era stato effettuato il trasferimento di 80 ospiti con nuova destinazione, imbarcati sul traghetto di linea, Porto Empedocle e da lì, in serata, il successivo smistamento in vari centri di accoglienza.
Nel frattempo a Lampedusa il sindaco Salvatore Martello, ma non solo, si chiede quale sarà la destinazione dei migranti soccorsi dalla Ocean Viking ed ancora in attesa di una destinazione per l'approdo a terra. Se fosse l'isola, l'hotspot vedrebbe salire ancor più il sovraffollamento.
Situazione quindi critica all'hotspot lampedusano, e le polemiche riprendono quota. Anche perché si ripropone un problema sicurezza, ovvero come superare un'emergenza, l'ennesima. E non a caso Stefano Paoloni, segretario generale del sindacato autonomo di Polizia (Sap), sottolinea un dato: nelle prime settimane di settembre sono state 570 i migranti sbarcati a Lampedusa, "e il sistema sicurezza è già in tilt. Il personale non è sufficiente per gestire la situazione". Visto che al momento sull'isola "abbiamo 4 squadre da 10 uomini, tra Polizia, Carabinieri e Guardia di finanza, impiegate in turni in quarta".
In realtà, le squadre dovrebbero essere cinque ma spesso - spiega Paoloni - una di esse è impiegata per gli accompagnamenti, "lasciando inevitabilmente scoperto uno dei quadranti nel turno di 24 ore. Questo costringe le restanti tre squadre ad effettuare doppi turni, talvolta anche in maniera consecutiva, iniziando il turno regolare alle 19 per poi giungere, tra viaggio e altro, a casa esausti, alle 21 del giorno seguente. È inammissibile lavorare in queste condizioni, con poco personale, due squadre in meno e con turni massacranti".
Di incremento degli arrivi ha parlato ieri anche l'ex ministro dell'Interno Matteo Salvini. Intervenendo questa sera a Gubbio a un'iniziativa a sostegno di Donatella Tesei, la candidata del centrodestra alle elezioni regionali umbre, il leader leghista ha riferito che "secondo i dati ufficiali del ministero dell'Interno, per la prima volta da quasi due anni, a settembre 2019 sono aumentati gli sbarchi di immigrati in Italia. Che strano, eh?...".
Salvini su Facebook, nella giornata di martedì, aveva già ribadito il concetto: "Sapete qual è l'unico bel primato subito raggiunto dal nuovo governo dell'invasione? Per la prima volta gli immigrati sbarcati in settembre sono aumentati rispetto allo stesso periodo dello scorso anno. Incapaci e pericolosi". Il tema migranti resta quindi di stretta attualità. E lo è ovviamente nell'agenda del governo, visto che nela giornata di ieri il ministro dell'Interno, Luciana Lamorgese, ha incontrato a Berlino l'omologo tedesco Horst Seehofer.
L'incontro - riferisce un breve comunicato del Viminale - è stato "proficuo, in uno spirito di rinnovata collaborazione tra Italia e Germania". Il colloquio tra Lamorgese e Seehofer si è tenuto in preparazione della Conferenza dei Ministri degli Interni in programma lunedì prossimo a Malta, cui parteciperanno, oltre a Italia, Germania, Francia, Malta, la presidenza finlandese del Consiglio UE e la Commissione Europea.