Più di 80 migranti, uomini adulti e adolescenti in maggioranza sudanesi, sono stati salvati dalla Ocean Viking al largo delle acque libiche. Lo ha riferito Medici senza frontiere. È la seconda operazione di salvataggio in 24 ore condotta dalla nave. Già ieri, infatti, la nave noleggiata dalle Ong SOS Mediterranean e Msf, aveva salvato al largo delle coste libiche 85 persone, tra cui cinque donne e quattro bambini.
Un'altra Ong, Alarm Phone, ha invece denunciato su twitter che "novanta persone, tra cui 15 bambini e 10 donne (5 incinte), sono tornate nei campi di tortura supportati dall'Ue". Il racconto si riferisce alla giornata di ieri: "Eravamo in contatto con una barca intercettata e riportata in Libia. I migranti erano molto spaventati quando hanno visto le autorità libiche venire a prenderli. Ci hanno implorati di non essere riportati indietro. Volevano solo continuare verso nord e raggiungere l'Europa. Tornare in Libia significava tornare in un inferno, ma non abbiamo potuto aiutarli".
E ancora: "intravedevano velivoli europei che probabilmente coordinavano l'intercettazione. Il nostro contatto con la barca si e' interrotto dopo l'ultima chiamata ieri pomeriggio".