Nella mattina di oggi, la sindaca di Roma Virginia Raggi si è recata, con un blitz inaspettato, sotto lo stabile di CasaPound per consegnare assieme alla Polizia Locale del Campidoglio un verbale di notifica dove si legge come la scritta "CasaPound" sia abusiva e debba essere rimossa.
A quanto si apprende, il verbale osserva come gli occupanti abbiano 10 giorni di tempo per togliere autonomamente la scritta in marmo affissa sopra all'edificio di via Napoleone III, occupato da fine 2003 dal movimento di estrema destra. "Se CasaPound non provvederà autonomamente a rimuovere la scritta e lo striscione affisso sarà il Campidoglio a farlo tramite la Polizia Locale".
La risposta del movimento di estrema destra è stato affidato al profilo ufficiale su Facebook: "Cosa fa il Sindaco di Roma la mattina? Sarà in ufficio a preoccuparsi di trasporti, immondizia, campi nomadi, immigrazione, sbandati che vivono in strada in pieno centro? No eccola qui, in diretta sotto CasaPound, la sua ossessione".
Il capogruppo del Movimento 5 Stelle al Senato, Stefano Patuanelli, ha lodato l'iniziativa della sindaca: "Ha fatto un atto straordinario, nella sua normalità. Ha notificato un verbale per attestare l'irregolarità della scritta affissa sopra il portone di uno stabile. Cosa c'è di straordinario? Che quello stabile è la sede di CasaPound, l'organizzazione di estrema destra che da anni occupa abusivamente il palazzo con il benestare di tutte le giunte, di destra e di sinistra, che hanno amministrato Roma prima del M5s. Il concetto è uno: per noi non esistono eccezioni davanti alla legge. Quelle insegne sono abusive, come abusiva è l'occupazione dello stabile. Il cui sgombero non dipende dal Sindaco, ma dal Viminale, che ci auguriamo applichi la stessa solerzia dimostrata in altri casi anche per CasaPound".