Decimati durante la seconda guerra di mafia dalla fazione guidata dai corleonesi di Totò Riina, gli Inzerillo erano stati costretti, subito dopo l'omicidio di Salvatore Inzerillo nel 1981, a fuggire negli Stati Uniti per avere salva la vita.
Rientrati in Italia nei primi anni duemila, Tommaso e Francesco Inzerillo sono riusciti a stabilire un equilibrio con alcuni tra gli ultimi esponenti del gruppo avverso ancora in libertà, i fratelli Gaetano e Giuseppe Sansone, e a ricostruire le fila della famiglia mafiosa di Passo di Rigano.
Grazie a una fitta rete di fedelissimi, tra cui Giuseppe Spatola, genero di Tommaso Inzerillo, e Alessandro Mannino, già affiliato alla medesima famiglia mafiosa, gli Inzerillo hanno esercitato un ferreo controllo del territorio di riferimento condizionandone il tessuto economico.
Tramite Spatola e Gabriele Militello, Tommaso Inzerillo imponeva la fornitura di prodotti alimentari; ad Antonino Fanara aveva affidato il settore dei giochi e la gestione delle agenzie di scommesse abusive on line; Antonino Lo Presti interveniva come mediatore in alcune vicende estorsive; tante situazioni, in definitiva, ruotavano intorno agli Inzerillo che venivano considerati dai residenti dei punti di riferimento per risolvere anche questioni di carattere privato e non collegati a vicende criminali.
Altro personaggio di assoluta caratura criminale è Giovanni Buscemi: scarcerato dopo 24 anni di detenzione per associazione mafiosa e omicidio, si è immediatamente riproposto nel panorama mafioso palermitano, pretendendo un ruolo. Ed infatti, solo pochissime settimane dopo la sua scarcerazione, ha preso parte, in qualità di rappresentate del mandamento mafioso di Passo di Rigano, alla riunione a Palermo il 29 maggio 2018, alla quale hanno partecipato numerosi capi dei mandamenti mafiosi palermitani per discutere e approvare le regole del funzionamento della commissione provinciale di cosa nostra e delle dinamiche fra i mandamenti.
Le indagini hanno, inoltre, consentito di documentare stabili relazioni tra gli uomini di Passo di Rigano e soggetti appartenenti alla potente Gambino Crime Family di New York: si tratta, in particolare, del noto Frank Calì, recentemente ucciso, e di Thomas Gambino, cittadino americano considerato dal Federal Bureau of Investigation elemento di rilievo della famiglia Gambino, che rappresenta, secondo le attuali indagini, un importante anello di collegamento tra le organizzazioni criminali delle due sponde dell'oceano; mentre per il mandamento di Passo di Rigano si occupavano dei contatti americani Simone e Calogero Zito.