E' ancora molto grave Simone, il bambino di 12 anni che ha perso le gambe nell'incidente di giovedì sera a Vittoria, nel Ragusano, in cui è stato ucciso il cuginetto di 11 anni, Alessio. "La situazione si mantiene sostanzialmente stabile" dice Antonino Levita, direttore sanitario del Policlinico di Messina dove è ricoverato il bambino "Il bimbo è sotto assistenza respiratoria, in coma farmacologico. Una situazione che resta molto precaria e grave".
Gli inquirenti stanno intanto esaminando le immagini per determinare a che velocità andasse il suv, guidato da un pregiudicato 37enne ubriaco e sotto effetto di cocaina, che è piombato sui ragazzini mentre giocavano sul marciapiede di casa. "La chiamata che abbiamo ricevuto ci riferiva di un incidente con feriti, nessun particolare in più" racconta il vice questore aggiunto Antonino Ciavola, che conduce le indagini "I ragazzi si sono recati immediatamente sul posto, via IV Aprile nel tratto tra via Ancona e via Gaeta e sono arrivati assieme ai soccorsi. La priorità quando gli agenti hanno realizzato quanto accaduto è stata quella di agevolare i soccorsi. Si è proceduto a chiudere la strada e chiamare i vigili del fuoco perché il suv prima di fermare la sua corsa contro un muro ha quasi divelto una colonnina del gas".
Chi era presente descrive come una scena di guerra quella che si è presentata ai soccorritori. I corpi dei bambini, le gambe tranciate, nella strada, sangue sui muri, dappertutto. "Ognuno" dice Ciavola "ha agito per proprie competenze; mentre la polizia municipale una volta soccorsi i bambini effettuava i primi rilievi, i nostri agenti hanno iniziato subito le indagini e a sentire i presenti per capire quanto era accaduto. Nella macchina non c'era nessuno. Dalla targa e dalle testimonianze siamo risaliti al conducente che abbiamo rintracciato una quarantina di minuti dopo, presso la sua abitazione. Sosteneva di essere stato solo, ma sapevamo che non era così. Molti testimoni avevano visto fuggire delle persone dall'auto appena dopo l'incidente. E' partita quindi la ricerca degli altri occupanti".
Una parte degli agenti si occupava di ricercare le prove e le eventuali immagini dei circuiti di videosorveglianza. "Le immagini" chiarisce Ciavola "sono state acquisite e ci permetteranno di avere una ricostruzione oggettiva di quanto accaduto. Ai fini della condotta dell'autista anche la velocità tenuta può costituire un'aggravante".
Gli occupanti della macchina "sono stati tutti rintracciati e sentiti in qualità di indagati alla presenza dei loro avvocati". Poi i genitori del piccolo Alessio. "Ci siamo recati in ospedale - continua Ciavola - per portare il cordoglio della polizia di stato e abbiamo comunicato loro di avere rintracciato chi era ella guida del suv e gli altri occupanti".
E mentre il manager dell'Asp di Ragusa, Angelo Aliquò ringrazia il personale medico che si è prodigato in quella notte, la Procura di Ragusa ha disposto l'autopsia su Alessio. Il procuratore capo, Fabio D'Anna vuole fare chiarezza sui dubbi sollevati dalla madre del bambino riguardo la tempestività dei soccorsi.
La Procura ha esaminato le dichiarazioni rese dalla mamma del piccolo Alessio a 'La Repubblica': "Mi hanno detto che un vicino di casa è corso all'ospedale Guzzardi (che dista 500 metri dal luogo della tragedia, ndr) per chiedere aiuto. C'erano delle ambulanze nel parcheggio. Ma l'infermiere ha detto: dovete chiamate il 118. E poi non so da dove sono arrivate due ambulanze con i medici, forse da Comiso. Però intanto erano passati 15-20 minuti. Non so esattamente, mi è un tempo infinito. Mentre continuavo a urlare: quando arriva l'ambulanza".
Il capo della Procura iblea mantiene riserbo sulle indagini ma sottolinea che il suo ufficio "presterà particolare attenzione e darà priorità alla trattazione di questo procedimento". E poi fa una riflessione: "Purtroppo gli organici delle forze di polizia sono del tutto insufficienti, e fanno il possibile. Questo non è l'unico episodio avvenuto in questo circondario nell'ultimo anno e pone un serio problema di carenza di controlli su strada".
Tra gli ultimi casi, una auto piombata nel cuore della movida di Modica, tra i tavoli esterni di un locale, fortunatamente senza causare vittime ma provocando danni ingenti. Un mese fa un giovane era morto in uno scontro tra un suv e uno scooter.
Rosario Greco, il pregiudicato alla guida del suv, è accusato di omicidio stradale aggravato dall'essersi messo alla guida in stato di ebbrezza e sotto effetto di cocaina, e omissione di soccorso. Nella sua auto sono stati rinvenuti una mazza e un manganello telescopico, quindi è stato denunciato anche per porto d'armi atte a offendere. I tre che erano con lui sono stati denunciati per favoreggiamento personale e omissioni di soccorso. L'udienza di convalida in carcere sarà probabilmente lunedì.