Articolo aggiornato alle ore 19,30 dell'11 luglio 2019.
La Procura di Milano ha aperto un'inchiesta sulla presunta trattativa per finanziare la Lega con soldi russi. È quanto apprende l'Agi da fonti investigative. L'inchiesta, affidata al procuratore aggiunto Fabio De Pasquale e ai pm Sergio Spadaro e Gaetano Ruta del dipartimento 'reati economici transnazionali', è stata avviata dopo la pubblicazione della ricostruzione giornalistica della vicenda da parte del settimanale 'L'Espresso' nel febbraio scorso. "Stiamo facendo degli accertamenti per capire se ci sono o meno dei reati", ha affermato il procuratore di Milano, Francesco Greco.
L'ipotesi di reato è corruzione internazionale e affronta i temi sollevati dai cronisti del settimanale. Al centro della vicenda, ci sarebbe Gianluca Savoini, animatore dell'associazione Lombardia-Russia. Ieri, il sito americano Buzzfedd ha pubblicato ampi stralci di alcune registrazioni dalle quali emergerebbe che il 18 ottobre scorso Savoini si sarebbe incontrato con alcune persone "per negoziare i termini di un accordo per inviare milioni di dollari frutto dei proventi del petrolio russo al partito di Salvini, attraverso un canale segreto".
M5s chiede una commissione d'inchiesta
Immediata la reazione di Salvini: "Ho già querelato in passato, lo farò anche oggi, domani e dopodomani, mai preso un rublo, un euro, un dollaro o un litro di vodka di finanziamento dalla Russia". Mentre fonti del M5s interpellate sul caso hanno dichiarato: "Cosa ne pensiamo del caso fondi? Siamo preoccupati per questa storia, l'apertura dell'inchiesta è una cosa da non sottovalutare. Chiediamo trasparenza. Su questo governo non ci deve essere nessuna ombra, il Movimento non ha mai preso nessun finanziamento e mai lo prenderà, noi rispondiamo solo ai cittadini".
"Votiamo sì a una commissione d'inchiesta sui finanziamenti a tutti i partiti, associazioni e fondazioni collegate. Dal Pd aspettiamo ancora i nomi dei componenti della commissione d'inchiesta sulle banche", sottolineano fonti M5s.
Gli audio erano già in mano ai pm
Le registrazioni dell'incontro tra Gianluca Savoini, ex portavoce di Matteo Salvini, e tre cittadini russi pubblicate ieri dal sito web americano Buzzfeed, erano già note agli inquirenti. Non è chiaro se i magistrati che indagano per corruzione internazionale le abbiano trovate e acquisite nei mesi scorsi o se qualcuno gliele abbia consegnate direttamente.
Dalle registrazioni emergerebbe un incontro del 18 ottobre scorso a Mosca tra Savoini e alcuni russi con la presunta finalità di negoziare un accordo per far giungere dei finanziamenti alla Lega nell'ambito di un affare petrolifero da 1,5 milioni di dollari. Soldi che sarebbero stati destinati, questa e' l'ipotesi dei pm, alla campagna elettorale in vista delle ultime europee.