Le due tombe aperte oggi al cimitero teutonico all'interno della Città del Vaticano alla ricerca dei resti di Emanuela Orlandi, la ragazza scomparsa nel 1983, "sono vuote". Lo dice il legale della famiglia Orlandi, Laura Sgrò. "Mi aspettavo di tutto ma non di vedere le tombe vuote. Serve fare degli approfondimenti per capire come mai".
Le operazioni di apertura erano iniziate alle ore 8:15 di stamani, dopo una preghiera davanti ai due sepolcri guidata dal Rettore del Collegio Teutonico. Lo riferisce il direttore 'ad interim' della Sala Stampa della Santa Sede Alessandro Gisotti che sottolinea: "Non è possibile prevedere, al momento, i tempi di durata per concludere tali operazioni, che vedono impiegate una quindicina di persone".
Comeindicato dal direttore 'ad interim' della Sala Stampa della Santa Sede Alessandro Gisotti le operazioni hanno riguardato la 'Tomba dell'Angelo' della Principessa Sophie von Hohenlohe e la tomba attigua della Principessa Carlotta Federica di Mecklemburgo. Sebbene la tomba indicata dal legale della Famiglia Orlandi sia stata, infatti, quella con l'Angelo che tiene tra le mani un libro aperto con la scritta 'Requiescat in pace', il Promotore di Giustizia - trattandosi di due tombe vicine ed entrambe con una edicola similare - al fine di evitare possibili fraintendimenti su quale potesse essere la tomba indicata, ha disposto l'apertura di entrambe".
Per ragioni processuali e in ossequio al segreto istruttorio non sono state rese note l'identità dei familiari delle due principesse sepolte. Ovviamente si tratta di discendenti che sono stati informati delle operazioni e che, per amore della verità, hanno garantito la loro "completa disponibilità e collaborazione con la Santa Sede e in particolare con l'Ufficio del Promotore di Giustizia". L'apertura era stata disposta con decreto del 27 giugno scorso dall'ufficio del Promotore di Giustizia del Tribunale dello Stato della Città del Vaticano.