Dopo settimane di caldo e umidità asfissiante arriva la prima interruzione dell'estate. Da ieri pomeriggio, infatti, le coste adriatiche delle Marche, dell'Emilia Romagna e dell'Abruzzo sono state violentemente colpite da temporali e grandine che, in alcune situazioni, si sono rivelati veri e propri nubifragi. La protezione civile ha diramato numerose allerte meteo: arancione per rischio temporali nella Toscana centro meridionale.
Allerta gialla invece in gran parte della Lombardia, in Veneto, Liguria, Emilia-Romagna, nel resto della Toscana, delle Marche, dell'Umbria, del Lazio e del Molise, Campania settentrionale, Basilicata, Calabria e Puglia.
Secondo quanto rilevato dagli esperti la situazione non è destinata ad un immediato miglioramento: la perturbazione di origine atlantica porterà nelle prossime ore a un marcato peggioramento sulle regioni centrali, specialmente quelle del versante adriatico, arrivando poi anche al Sud.
Sul fronte dei primi bilanci, intanto, le forti raffiche di vento che fino a questa notte hanno soffiato fino a 150 chilometri orari hanno creato numerosi danni, soprattutto nelle Marche. In provincia di Ancona la spiaggia di Numana è stata devastata e diversi stabilimenti balneari sono a rischio di riapertura. Distrutti "cinque stabilimenti e mezzo" secondo la Confcommercio locale.
Anche in provincia di Pesaro-Urbino, il maltempo ha interessato soprattutto il litorale: nella città capoluogo si sono registrati anche diversi black-out elettrici e alcune auto sono state pesantemente danneggiate dalla violenza del vento e dalla grandine.
Paura nell'Ascolano: i turisti sulle spiagge di San Benedetto del Tronto e Grottammare, hanno visto volare ombrelloni e lettini. Il maltempo non sta risparmiando la Romagna con trombe d'aria e grandine, come avvenuto questa mattina a Milano Marittima. Decine di pini secolari sono crollati bloccando il traffico in quasi tutta la cittadina e danneggiando o distruggendo decine di auto in sosta.
A Pescara violenta grandinata e ospedale allagato
Vento e grandine anche sulla costa abruzzese. Una violentissima grandinata si è abbattuta su Pescara, con chicchi grandi come arance. Numerose le persone rimaste ferite, che stanno arrivando in pronto soccorso a Pescara. Danni ingenti nel capoluogo adriatico: tetti danneggiati, auto danneggiate, parabrezza e vetri infranti.
Sono 18 le persone finite in pronto soccorso a Pescara per le ferite riportate a causa dei chicchi di grandine. Tra le persone arrivate in ospedale, anche una donna incinta, con ferite al volto e al capo. I pazienti hanno riportato contusioni e ferite, principalmente in testa, e sono tutti da suturare.
Dopo la grandinata, su Pescara si è abbattuto un violento nubifragio. Dappertutto si registrano allagamenti. Strade ridotte a fiumi in più punti del capoluogo, da piazza Duca degli Abruzzi alla zona dell'ospedale civile. Disagi alla viabilità. In tilt i centralini dei vigili del fuoco e della polizia municipale, che si stanno occupando delle numerose richieste di intervento. Nella zona dei colli, in via di Sotto, si è creata una frattura nel manto stradale e il sindaco, Carlo Masci, ha attivato la somma urgenza per il ripristino. Il sindaco è in giro per la città per gestire l'emergenza.
All'ospedale di Pescara l'acqua ha invaso il piano terra della struttura sanitaria: ferme le sale operatorie. Sono in corso verifiche sugli ascensori per valutare se e' possibile gestire le urgenze. I seminterrati sono completamente allagati. Sono inoltre fuori uso le cucine, la farmacia e i parcheggi. Nel parcheggio riservato ai dipendenti l'acqua ha raggiunto i due metri: si contano decine di auto distrutte. Alcune persone sono riuscite a mettersi in salvo dalle vetture che venivano trascinate dall'acqua.
Grave una donna ferita nel Ravennate
E' ricoverata in gravi condizioni al Bufalini di Cesena una cinquantenne rimasta ferita dal crollo di un albero a Milano Marittima, nel Ravennate. La donna stava passeggiando in pineta con il cane quando è stata sorpresa dalla tempesta. Alcuni filmati che circolano in rete hanno mostrato la forza del vento che ha assunto le sembianze di un tornado. Un passante si è accorto di lei e ha dato l'allarme. I vigili del fuoco l'hanno liberata consentendo il suo trasporto in ospedale. In attesa di un bilancio dei danni più preciso, sarebbero oltre 200 tra alberi e arbusti divelti dalla furia del maltempo.
Quanto all'agricoltura, già pesantemente danneggiata poco più di un mese fa, trova nuovi spunti di crisi per le coltivazioni di pomodoro e mais nel piacentino, cereali nel bolognese pesche e nettarine in Romagna. A Loiano, in provincia di Bologna - spiega la Coldiretti regionale - i danni maggiori li hanno subiti i cereali non ancora trebbiati, mentre nel cesenate i frutteti sono stati bersagliati da chicchi di grandine grandi come uova.