"I provvedimenti che abbiamo già preso sono stati decisivi" e "il rimorchiatore ha probabilmente evitato una collisione. Prestissimo avrete novità sia rispetto alla soluzione temporanea sia sulla scelta del progetto definitivo per il terminal crocieristico". Lo assicura in un'intervista al Corriere della Sera, il ministro dei Trasporti e delle Infrastrutture, Danilo Toninelli, a proposito delle grandi navi a Venezia. "Abbiamo due studi di fattibilità da noi commissionati - sottolinea - ogni opzione può avere pregi e difetti, stiamo valutando. Di certo, abbiamo registrato con favore come Chioggia abbia il sostegno sia dell'industria crocieristica che delle popolazioni locali. In ogni caso, dopo anni di inerzia abbiamo avviato un percorso che porterà via le grandi navi dalla Giudecca e da San Marco".
"Molto presto - aggiunge ancora - metteremo in campo una riduzione graduale. In ogni caso, daremo ai veneziani una prospettiva certa dopo anni in cui i 'bravi' della politica non hanno dato risposta alcuna". A proposito dei tempi, un mese fa era stato lo stesso Toninelli a dire che la decisione sarebbe arrivata entro giugno, ma siamo a luglio. "Lei sa che si parla di grandi navi da 15 anni? Non esistono soluzioni - risponde - senza un 'protocollo fanghi' per la laguna di Venezia, documento che stabilisce le procedure per i dragaggi che risale al 1993. Adesso - sostiene - lo stiamo aggiornando noi, con responsabilità che pero' non ricadono solo sul mio ministero. Questione di poco tempo - garantisce ancora - dopo anni di inerzia è già un passo importante".
L'obiettivo, spiega, "con il nuovo porto croceristico" è di impedire il passaggio a tutte le navi "sopra le 40 mila tonnellate. Nel frattempo - dice - lavoriamo a una riduzione graduale". Al sindaco di Venezia, Luigi Brugnaro, per il quale la soluzione migliore sarebbe quella di Marghera, replica: "Straparla. Marghera non è mai esistito come progetto. E comunque è una soluzione sciagurata sul piano ambientale e pericolosissima dal punto di vista della sicurezza".