"Carola Rackete, comandante della Sea Watch, è stata arrestata dopo aver disobbedito all'alt della Guardia di Finanza, speronando una motovedetta nel tentativo di attraccare nel porto di Lampedusa. E per questo verrà processata, come è giusto che sia, perché ha violato la legge dello Stato italiano, rischiando di creare un danno anche ai nostri uomini e donne in uniforme, che ringrazio per il lavoro che svolgono ogni giorno a tutela della nostra sicurezza". Anche Luigi Di Maio affida a Facebook il suo commento sulla questione della nave Ong e della sua Capitana.
Da una parte stigmatizza gli insulti alla capitana dall'altra intima alla Ue di intervenire nelle politiche per i migranti: "O l'Europa si sveglia oppure la svegliamo noi. Trovo assurda - afferma - l'escalation di insulti e di toni offensivi registrata nelle ultime ore. Non capisco l'esigenza di mettere in piedi questo circo mediatico, con alcuni giornali schierati da una parte e altri dall'altra. Uno Stato sovrano ha le leggi e le fa rispettare. Punto. C'è della rabbia intorno a tutto questo e lo comprendo. Chi rappresenta i cittadini questa rabbia deve sforzarsi di capirla, perché non può essere ignorata. Capirla non significa alimentarla, perché poi altrimenti la rabbia si trasforma in insulti violenti che colpiscono tutte le parti e che vanno sempre condannati"
Poi il plauso per il procuratore di Agrigento, Luigi Patronaggio: "Ancora una volta prendiamo atto dell'azione della magistratura, che quotidianamente svolge un egregio lavoro. È importante elogiare sempre, e non a giorni alterni, il prezioso contributo di giudici e magistrati, perché sono loro che hanno il dovere di far rispettare la legge nel nostro Paese. Troppo spesso, invece, per simpatie o antipatie, la magistratura è stata vittima di attacchi gratuiti, anche da parte della politica. Non c'è cosa piu' sbagliata di interferire con il lavoro che i nostri servitori dello Stato svolgono con grande professionalità e serietà".
Ma l'obiettivo del leader del Movimento 5 Stelle resta Bruxelles: "Il caso della Sea Watch ha fatto emergere un fatto da non sottovalutare: in svariate circostanze l'Italia è stata trattata come lo 'zimbello d'Europa'. Questo perché i vecchi governi hanno sempre abbassato la testa, a discapito degli interessi del nostro Paese. Adesso però le cose devono cambiare: o l'Europa si sveglia oppure la svegliamo noi. Ripartiamo insieme, come una vera comunità, cambiando Dublino e il principio di chi prima accoglie poi gestisce!L'Italia non può piu' farsi carico da sola del problema migranti e fin quando non saremo ascoltati, noi continueremo a farci sentire".
Il ministro degli Esteri tedesco, Heiko Maas, intervenuto dopo l'arresto della capitana tedesco della Sea Watch 3, ha chiarito che "il salvataggio in mare non dovrebbe essere criminalizzato. Salvare vite umane è un obbligo umanitario", ha detto su Twitter. "Il salvataggio marittimo non dovrebbe essere criminalizzato. Spetta alla magistratura italiana fare rapidamente chiarezza sulle accuse".