Un pezzo di cornicione si è staccato da un palazzo in via Duomo 228, nel centro storico di Napoli e ha ucciso il titolare di un negozio di abbigliamento che si trova nello stesso edificio.
Rosario Patolino, 69 anni originario del quartiere Stella, è morto poco dopo le 12.30 nel pronto soccorso del Cto, ospedale collinare. La strada è stata sgomberata e transennata durante i primi accertamenti dei vigili del fuoco e delle forze dell'ordine.
Secondo le prime ipotesi le piogge dei mesi scorsi e la rete di protezione deteriorata sono all'origine del crollo. Il pm Giorgia De Ponte e il procuratore aggiunto Nunzio Fragliasso con due ingegneri dei Vigili del Fuoco hanno ispezionato il luogo e la rete di protezione vecchia di quasi due anni doveva reggere un peso di circa 500 chili.
La procura ha disposto il sequestro della facciata dello stabile, autorizzando però l'amministratore del condominio a eseguire immediatamente i lavori di messa in sicurezza del cornicione. Al loro completamento, che potrebbe avvenire entro lunedì, potranno rientrare nelle loro abitazioni i 30 nuclei familiari sgomberati.
"Aveva un braccio fratturato gli faceva male, ma mi rispondeva e non pensavo che potesse morire. Ero accanto a lui, mi ha parlato fino alla fine". E' il racconto di Luca Rosolio, titolare di una merceria di via Duomo, che si trova a 50 metri dal luogo dove è morto Padolino. Con lui c'era un altro commerciante, Maurizio Palma, vicepresidente del comitato dei residenti di Via Duomo. "Aveva una ferita in testa, ma non era profonda e aveva anche smesso di sanguinare prima che arrivassi. Era cosciente, ma a un certo punto ha perso lucidità. E' assurdo che a Via Duomo un uomo, un commerciante stimato da tutti, possa morire così".
L'incidente è accaduto quasi cinque anni dopo la tragedia che colpì, nel luglio del 2014, sempre a Napoli, il 14enne Salvatore Guidano, colpito da un fregio distaccatosi dalla monumentale Galleria Umberto I.