È arrivata in porto a Genova, intorno alle 8.42, la nave "Cigala Fulgosi" della Marina militare con a bordo un centinaio di migranti salvati giovedì al largo della Libia. A Calata Bettolo, di fronte la nave è stato allestito un presidio sanitario tra Croce Rossa e Anpas. I migranti, ha detto ieri il ministro dell'Interno, Matteo Salvini, saranno tutti redistrubuiti in 5 Paesi dell'Ue e in Vaticano.
"Non ci sono particolari emergenze sanitarie a bordo. Risultano almeno 6 o 7 casi di scabbia. Poi c'è una bimba con una ustione di primo grado per elevata esposizione al sole". Lo ha riferito il consigliere delegato alla Protezione civile del Comune di Genova, Sergio Gambino, aggiornando la stampa a Calata Bettolo sulla situazione a bordo della Cigala Fulgosi. "Sul pattugliatore si svolge un primo triage, mentre i controlli piu' approfonditi si svolgono nei tendoni a terra" ha detto Gambino. A bordo di sono 17 donne, 6 incinte, di cui una al settimo mese. Ventitrè i minori.
"Queste persone hanno bisogno di fermarsi, di capire, bisogna dare un segnale chiaro di accoglienza. Che sia a Genova o da qualche altra parte. Noi siamo qui per dire che gli vogliamo bene, che Genova davvero manifesta costantemente, pur col suo carattere chiuso, questa solidarietà che viene dal mare. Noi siamo marittimi: le persone non le lasciamo nell'acqua". Lo ha detto don Giacomo Martino, responsabile ufficio Migrantes della Curia di Genova, parlando con la stampa a Calata Bettolo, dove stanno iniziando a sbarcare i primi migranti dei 100 a bordo della Cigala Fulgosi.
Arrivata poco dopo le 10 a calata Bettolo, nel porto di Genova, la Squadra mobile della polizia di Stato per avviare le indagini a bordo della Cigala Fulgosi. Le investigazioni sono volte, secondo protocollo, a valutare se vi siano scafisti e minori non accompagnati.