In meno di sei mesi avevano messo a segno 66 colpi racimolando un bottino di quasi due milioni di euro. Una banda di albanesi specializzata in furti in ville e appartamenti, è stata sgominata dalla Polizia di Pordenone, dove si è concentrata la maggior parte dei reati.
I tre arrestati hanno numerosi precedenti per furto e a loro viene ora contestata una lunga serie di colpi compiuti nel nord-est, principalmente nelle Province di Pordenone e Treviso, a partire dalle settimane prima del Natale 2018.
Sequestrati denaro contante, gioielli, orologi, lingotti in oro, oltre a pistole e munizioni che i banditi sarebbero stati pronti a utilizzare nel corso dei loro raid serali e notturni nelle abitazioni. I soldi e i gioielli rubati venivano portati in Albania per essere riciclati e investiti.
Molti beni, per un valore di centinaia di migliaia di euro, sono stati restituiti ai legittimi proprietari.
L'indagine - è stato detto nel corso di una conferenza stampa a Pordenone - è la prosecuzione di quella avviata lo scorso febbraio e che ha portato il 23 aprile all'arresto di altri 3 albanesi, pluripregiudicati per reati specifici contro il patrimonio, responsabili di 33 furti aggravati in ville ed abitazioni oltre che di numerosi altri reati della stessa specie.
Gli inquirenti hanno così potuto completare il quadro, mettendo insieme i membri della banda e la geografia dei colpi compiuti. Gli albanesi, tutti complici di lunga data, erano specializzati nel portar via dalle abitazioni casseforti e armadi blindati che venivano aperti in due appartamenti a Conegliano Veneto e a Treviso, considerati la base della banda. Nell'ordinanza di custodia cautelare il gip definisce i ladri predatori pericolosi e i furti "sintomo che gli indagati non sono capaci di governare le loro inclinazioni criminali".
I tre arrestati hanno un'età compresa tra 27 e 35 anni e il loro domicilio era a Conegliano Veneto.