Un neonato di quattro mesi è morto in seguito a una circoncisione eseguita in casa dai genitori di origine ghanese: il bimbo era stato portato venerdì all'ospedale di Scandiano, nel Reggiano, in arresto cardiaco. Le sue condizioni sono subito apparse gravissime ed è stato trasferito in eliambulanza all'ospedale Sant'Orsola di Bologna, dove è deceduto nelle prime ore di sabato.
Si sono rivelati inutili i tentativi dei sanitari dei due ospedali di salvarlo. La procura di Reggio Emilia ha aperto un fascicolo per omicidio colposo e i carabinieri hanno avviato un'indagine per fare luce sui fatti che hanno portato al tragico decesso. Potrebbe rivelarsi decisiva l'autopsia.
Il sindaco di Scandiano, Alessio Mammi, ha condannato l'episodio "gravissimo" e ha auspicato che "i responsabili paghino severamente di fronte alla legge per questo atto inaudito". "E' gravissimo che un neonato, oggi, in Italia, possa morire per una circoncisione", ha lamentato la presidente della Commissione bicamerale per l'Infanzia e l'Adolescenza, Licia Ronzulli (FI), "le autorità giudiziarie hanno il dovere di fare chiarezza, le istituzioni il compito di impedire che episodi di questo genere si possano ripetere. E' necessario fare informazione e prevenire, creare le condizioni per una vera integrazione, imponendo dappertutto il rispetto delle leggi italiane".
Si stima che ogni anno in Italia siano tra i quattromila e i cinquemila i bambini che vengono circoncisi per motivi culturali, religiosi o igienici e il 35% degli interventi è clandestino. con infezioni ed emorragie che talvolta si rivelano letali.
A dicembre un bimbo nigeriano di due anni era morto e il gemello era rimasto gravemente ferito a causa di un maldestro intervento di circoncisione praticato da un uomo di origine libica a Monterotondo, vicino Roma.