E' durata poche ore la nuova opera dello street-artist TvBoy. Durate la notte ignoti hanno sfregiato "Il Gatto e la Volpe", realizzato a un anno esatto da “Amor Populi” - il murale che raffigura il bacio tra Luigi Di Maio tve Matteo Salvini - in vicolo della Torretta.
Il murale, che arriva dopo la “Guerra dei Social”, richiama la celebre favola di Carlo Collodi. "Accade così che nel cuore della Capitale, il Gatto e la Volpe, che hanno le sembianze rispettivamente del ministro Di Maio e del vice premier Salvini, ingannino Pinocchio e lo spingano a candidarsi come Presidente del Paese dei Balocchi" scrivono i membri del collettivo.
L’opera, affissa a vicolo della Torretta, fa riferimento alle pesanti critiche ricevute dal premier Giuseppe Conte da parte del capogruppo dei Liberaldemocratici, Guy Verhofstadt, che lo scorso 12 febbraio, a Strasburgo, definì il presidente del consiglio italiano un “burattino” nelle mani di Salvini e Di Maio.
Non è la prima volta che un'opera di TvBoy viene danneggiata o rubata, ma, si lege nella sua pagina Facebook, "Nessuno era mai stato cancellato con tanta solerzia".
"Noi ne abbiamo realizzati vari, e in tanti paesi diversi, molti su incarico, altri per personalità dello spettacolo internazionali e vip, alcuni anche molto più provocanti di quello di Salvini e Di Maio. Alcuni sono sopravvissuti, altri sono stati protetti dal furto e dal vandalismo dai proprietari dei muri che ne hanno compreso il loro valore artistico e comunicativo. Altri sono stati rubati da collezionisti di street art senza scrupoli ma ahimè questo forma parte del gioco e dell’effemerità dell’arte di strada. Nessuno era mai stato cancellato con tanta solerzia, quando invece vengono lasciate scritte offensive o disegni volgari"
Ma il Gatto e la Volpe non è l’unica provocazione di TvBoy. A via dei Pianellari “L’arte è per sempre”: un'opera ironica, che fa riferimento alla pronta cancellazione da parte dell’amministrazione comunale di tutte le opere di Tvboy: da “Amor Populi” fino a “Viva le buche, abbasso i murales”, le espressioni artistiche dello street artist, che oggi risiede a Barcellona, sono state tutte censurate.
Il terzo murale, affisso a Vicolo degli Osti, ritrae Papa Francesco che tiene sulle spalle un bambino mentre scrive la frase: “Stop Abuse”. "L’opera vuole essere un augurio alla risoluzione di una questione delicata e dolorosa, come quella degli abusi sessuali sui minori da parte di uomini della Chiesa, che per troppo tempo è stato un tabù e che Papa Francesco ha iniziato ad affrontare apertamente all’interno e all’esterno del Vaticano" dice l'artista.