Diventare un cartone animato per i propri follower: fatto. Negli ultimi giorni è diventata di tendenza anche in Italia Zepeto, un’app che ricrea l’avatar virtuale di chi la usa partendo da un selfie. Con più di un milione di post che ne contengono l’hashtag su Instagram, Zepeto è un social network che trasforma gli utenti in cartoni animati dalle fattezze 3D, che salutano e parlano.
Una volta raccolta l’immagine, l’app crea un modello simil-tridimensionale dell’utente, il quale potrà personalizzarne la personalità vestendolo o aggiungendo accessori come orecchini e occhiali. Con un sistema di crediti, è possibile acquistare mobili per la propria stanza virtuale o nuovi vestiti. Scenografie della presentazione di noi che vedranno gli altri utenti.
A questo punto chi vorrà potrà scattare foto da condividere su altri social network o interagire con gli utenti già iscritti all’app, con i quali è possibile messaggiare e fare foto di gruppo - dove ovviamente i protagonisti sono gli avatar.
Attenzione alla privacy
Zepeto è un’app sviluppata dalla società sudcoreana Snow e, dopo Facebook, è il social network più scaricato sull’Apple Store. Ma l’esperienza offerta dal social non è del tutto nuova: in passato piattaforme come Second Life e Meez rendevano possibile la creazione di avatar ai quali delegare i nostri rapporti sociali in città cibernetiche. La principale differenza è che questa app si avvale del riconoscimento facciale per creare le fattezze dei suoi avatar.
Come ogni servizio gratuito sul web però, l’app guadagna dalla vendita dei dati dei suoi utenti (oltre agli acquisti di crediti in-app che in questo caso vengono usati per la personalizzazione degli utenti). I termini di servizio, scritti in coreano (sic!), chiariscono che le informazioni possono essere fornite a società di marketing come Unity Ads e AppsFlyer e che i dati raccolti possono essere ceduti a terzi. Tra questi ci sono indirizzo IP e dati identificativi degli utenti, oltre al loro numero di telefono e all’indirizzo di posta elettronica. Tutte informazioni reali e che producono un impatto fisico sul nostro ecosistema digitale, che neanche un simpatico avatar sarebbe in grado di schivare.