Si erano finti carabinieri per rapinare una famiglia, ma sono stati arrestati stanotte da agenti della Squadra mobile. Sei pregiudicati a Napoli devono ora rispondere di rapina aggravata in una abitazione di via Riviera di Chiaia e sequestro di persona. Salvatore Mauro, 36 anni, Alberto Cacace, 31 anni, Emiliano Brullino, 42 anni, Paolo Lo Giudice, 63 anni, Ciro Pizzo, 43 anni, e Gaetano Vaccaro, 43 anni, in sella a due scooter, sono stati intercettati dai 'falchi' in via Riviera di Chiaia e bloccati grazie all'intervento di altre pattuglie.
I sei, trovati in possesso di 5.450 euro, di un orologio e di oggetti preziosi, poco prima avevano bussato a un'abitazione e si erano qualificati come militari dell'Arma, erano andati nell'appartamento, al cui interno vi era il proprietario di casa insieme alla moglie, al figlio e alla fidanzata di questi. I finti carabinieri mostravano un decreto di perquisizione falso, chiedendo al proprietario di casa di consegnare loro spontaneamente la droga che custodiva nell'abitazione, se non avesse voluto vedere la casa a soqquadro ed essere arrestato.
Esibendo un finto portatessere con il fregio forza di polizia, indossando pettorine con la scritta Carabinieri, nonché mostrando e minacciando la famiglia con una perfetta replica di pistola calibro 9x21 (arma in uso alle forze dell'ordine), i sei costringevano le vittime a rimanere ferme. Intimorito, il proprietario di casa ha tentato di spiegare che non era in possesso di sostanza stupefacente, ma i rapinatori con arroganza e violenza hanno cominciato a urlare e picchiare sui muri in quella che, a loro dire, era una ricerca di droga. Nella convinzione che fossero veri carabinieri, il proprietario di casa li ha fatti entrare in camera da letto, dove si sono impossessati del denaro e degli oggetti preziosi.