Il licenziamento di Roberto Battiston da presidente dell'Agenzia Spaziale Italiana non è il primo caso di spoil system applicato agli Enti di Ricerca pubblici da un governo entrante. Già nel luglio del 2008, Mariastella Gelmini, all'epoca ministro dell'Istruzione del quarto Governo Berlusconi, poco dopo essersi insediata in viale Trastevere decise di licenziare lo scienziato Giovanni Bignami dal suo ruolo di Presidente proprio dell'Asi e di sostituirlo con Enrico Saggese, che veniva invece da Finmeccanica.
"Quella di Battiston - ricorda Patrizia Caraveo, scienziata, divulgatrice e vedova di Giovanni Bignami - non è affatto il primo esempio di spoil system applicato alla ricerca, ma non per questo è meno grave. Ricordo benissimo - ha detto all'Agi - che quando, nel 2008 fu defenestrato Giovanni, si trovava a metà del suo mandato, mentre ora, nel caso di Battiston si contesta la legittimità della sua seconda nomina avvenuta dopo le elezioni e in un momento in cui il governo precedente resta in carica solo per la cura dell'ordinaria amministrazione".
Indipendentemente dalle questioni di procedura, è chiaro "che il governo attuale - continua Caraveo - vuole avere un controllo diretto su un ente importante come è appunto l'Agenzia Spaziale Italiana. Speriamo che sappiano scegliere persone che abbiano il valore scientifico ed organizzativo che Roberto Battiston ha dimostrato in questi anni in cui ha risollevato l'ASI".