Articolo aggiornato alle ore 14,00 del 4 novembre 2018.
Le piogge torrenziali hanno fatto strage la scorsa notte in provincia di Palermo, dove dieci persone sono morte e una è ancora dispersa. Nove delle vittime facevano parte della stessa famiglia, sorpresa in una villa di Casteldaccia dalla piena del fiume Milicia che ha allagato la casa: sono morti annegati padre, madre, figli e nonni. Tra i corpi recuperati dai vigili del fuoco, quelli di due bambini di 1 e 3 anni, e di un adolescente di 15 anni. L'altra vittima si registra a Vicari. È un benzinaio travolto dalle acque con la sua auto mentre era con un amico che si è salvato.
A Corleone è disperso un medico quarantenne, del quale si sono perse le tracce dopo che ha abbandonato la sua auto su una strada intransitabile per gli allagamenti. Tragedia sfiorata a Monreale, dove una frana ha investito una palazzina abitata da otto famiglie che sono riuscite ad abbandonare in tempo l'edificio.
Il premier Giuseppe Conte è arrivato alla prefettura di Palermo per presiedere un vertice operativo dopo la strage provocata in Sicilia dal maltempo. Il premier prima ha compiuto un sopralluogo in elicottero sulle zone colpite e poi ha fatto una visita ai parenti delle vittime al Policlinico.
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Due vittime a Cammarata
Il maltempo ha ucciso anche in provincia di Agrigento. Una coppia di giovani tedeschi a bordo di un'auto sono state travolte e uccise da un torrente esondato nei pressi di Cammarata. L'auto è stata trovata nel torrente. Erano ospiti di una struttura ricettiva che ha lanciato l'allarme. Sul posto i vigili del fuoco impegnati nelle operazione di recupero e le forze dell'ordine. L'esondazione del fiume Akragas, inoltre, ha provocato anche l'evacuazione di cinquanta famiglie e mandato in tilt la circolazione stradale e ferroviaria.
La tragedia di Casteldaccia
Un'intera famiglia ha trovato la morte in una villa di Casteldaccia, in provincia di Palermo: nove persone, nonni, padre e madre e figli, sono annegate nei locali invasi dalla piena del fiume Milicia. Tra le vittime ci sono due bambini di 1 e 3 anni e un ragazzo di 15 anni. I corpi sono stati tutti recuperati dai vigili del fuoco. moglie di Giuseppe Giordano, che è riuscito a salvarsi; I morti sono Antonino Giordano, 65 anni, la moglie Matilde Comito, 57 anni, Federico Giordano, 15 anni, sua madre Stefania Catanzaro, 32 anni, Rachele Giordano, di un anno, Francesco Rugò, 3 anni, Marco Giordano, 32 anni, sua sorella Monia Giordano, 40 anni, Nunzia Flamia, 65 anni.
La famiglia si era riunita in una villa di contrada Dogali Cavallaro, una zona collinare sulle alture che portano ad Altavilla Milicia e Casteldaccia. Altre tre familiari delle vittime si sono salvati, e tra questi Giuseppe Giordano, marito di Stefania Catanzaro e padre di Federico Giordano. È stato uno dei tre superstiti a dare l'allarme con il telefono cellulare. Quando la piena ha travolto la casa è riuscito a salire su un albero ed è così scampato alla furia dell'acqua.
L'ultima delle 10 vittime registra a Vicari. È il gestore di un impianto di carburanti, Alessandro Scavone, 44 anni, che in auto assieme a un amico in serata ieri aveva cercato di raggiungere il suo distributore dove un addetto era rimasto bloccato. Durante il tragitto, la vettura è stata travolta dalla piena del fiume San Leonardo. L'uomo che era Scavone risulta disperso.
A Palermo chiesto l'intervento dell'Esercito
La Prefettura di Palermo ha chiesto l'intervento dell'esercito per la gestione della viabilità nella provincia, "molto critica" a causa delle piogge torrenziali che nelle ultime ore hanno causato la morte di 10 persone. Sono interrotte in più punti le strade statali 118, 121, 188, e 189. L'Esercito, inferma la Prefettura, "sta effettuando le ricognizioni necessarie per il successivo intervento".
Aragona chiede lo stato di calamità
Il sindaco di Aragona (Agrigento), Giuseppe Pendolino, questa mattina, subito dopo la celebrazione del 4 novembre, ha compiuto, assieme ai vigili urbani, un sopralluogo in tutta la città per constatare i danni causati dal maltempo di ieri. Il primo cittadino ha fatto un giro anche tra le campagne del territorio aragonese ed ha accertato la presenza di numerosi smottamenti di terreno. I vigili urbani hanno lavorato sul posto per rimuovere i detriti. "Gli agricoltori hanno subito gravi danni" - dichiara il sindaco Giuseppe Pendolino, che aggiunge: "Su quanto accaduto ad Aragona informeremo il Governo regionale e chiederemo lo stato di calamità. Esprimo, inoltre, il mio profondo cordoglio ai familiari delle vittime del maltempo che ieri ha imperversato in tutta la Sicilia".