Il governo del cambiamento stravolge anche un’istituzione come l’esame di maturità. Meta e incubo di qualsiasi studente. Il Ministero dell’Istruzione infatti, tramite circolare, sancisce definitivamente la fine degli esami di fine scuola superiore per come li conoscevamo fino ad oggi.
Crediti e griglia di valutazione
Due scritti intanto, invece che tre, quindi confermata la bocciatura della generica terza prova, il famigerato “quizzone”; tengono botta invece il classico tema di italiano e la seconda prova che varia a seconda dell’indirizzo della scuola. Si tenterà poi per la prima volta di omologare la correzione delle suddette prove con una “griglia” uguale per le commissioni che opereranno in tutta la penisola. Molto più spazio nella valutazione finale al percorso svolto dallo studente nel triennio finale, con i crediti da accumulare, buoni per incidere sul voto, che salgono dai 25 attuali a 40.
Ciò vorrà dire alleggerire certamente il peso dell’esame in sé in virtù della valutazione finale. Valutazione che resterà espressa in centesimi con il minimo mantenuto al 60. Sempre riguardo i crediti poi, alla commissione, che resterà composta da tre interni, tre esterni e un presidente, spetterà l’assegnazione di un massimo di 60 punti: 20, qualora vada bene che meglio non si può, per ciascuna delle due prove scritte e 20 per l’orale; inoltre, sempre la commissione potrà integrare il punteggio con altri 5 punti, ma solo se lo studente avrà raccolto almeno 30 crediti durante l’anno e almeno 50 punti all’esame finale.
L'ammissione alla maturità
Riguardo l’ammissione all’esame lotta senza quartiere contro chi marina troppo la scuola: per accedere bisognerà aver frequentato obbligatoriamente almeno i tre quarti delle ore previste dal piano di studi; in più sarà richiesta la sufficienza in tutte le materie, compresa la condotta. Tuttavia, il Consiglio di classe, motivando la scelta, potrà decidere di ammettere uno studente che abbia un’insufficienza. Modifica anche alle tempistiche: a gennaio saranno comunicate agli studenti le materie della seconda prova, a febbraio, con largo anticipo rispetto al passato, sarà pubblicata l’ordinanza relativa agli esami di Stato.
La prima prova
Cambia anche il compito di italiano previsto per il 19 giugno, l’inaugurazione dell’incubo; lo studente potrà scegliere tra 7 tracce riferite a 3 tipologie di prove (finora erano 4) in ambito artistico, letterario, filosofico, scientifico, storico, sociale, economico e tecnologico:
- tipologia A (due tracce) - analisi del testo,
- tipologia B (tre tracce) - analisi e produzione di un testo argomentativo,
- tipologia C (due tracce) - riflessione critica di carattere espositivo-argomentativo su tematiche di attualità.
Il giorno dopo si passerà invece alla seconda prova.
Tutte le novità riguardanti l’esame di stato sono commentate direttamente dal Ministro Marco Bussetti in un video postato sul suo profilo Facebook: “Accompagneremo le scuole e i ragazzi verso il nuovo Esame. Quella di oggi è una circolare con le prime indicazioni operative. Ci saranno poi momenti di formazione per gli insegnanti e le commissioni e, attraverso i canali di comunicazione del Ministero, sito e social, ci rivolgeremo anche a studenti e famiglie. Quando un esame cambia, bisogna stare al fianco della scuola e di chi quella prova deve superarla per fornire tutti i chiarimenti che servono. Lo faremo con altre indicazioni, video esplicativi, interventi di esperti. Vogliamo che ogni novità sia accompagnata da azioni specifiche di supporto. E ai ragazzi dico: se avete domande fatevi avanti, anche sui social, risponderemo ai vostri dubbi”.