La nave Diciotti della Guardia costiera, da cinque giorni in mare davanti alla costa dell'isola di Lampedusa con a bordo 177 migranti, è al centro di un nuovo caso che coinvolge le istituzioni. In poche ore sul suo destino sono trapelate alcune notizie piuttosto contraddittorie che hanno visto come protagonista il ministero dell'Interno, quello delle Infrastrutture e il comune di Pozzallo.
Danilo Toninelli, titolare dei Trasporti, su Twitter scrive: "La nave Diciotti attraccherà a Catania. I valorosi uomini della guardia costiera hanno compiuto il proprio dovere salvando vite umane ad appena 17 miglia da Lampedusa. Ora l'Europa faccia in fretta la propria parte".
Quindici minuti dopo invece fonti del Viminale comunicano all'AGI che il ministro dell'Interno Matteo Salvini non ha dato né darà alcuna autorizzazione allo sbarco dei migranti sulla nave Diciotti, "finché non avrà certezza che i 177 andranno altrove". Precisando che a questo punto si attendono risposte dall'Europa.
A questo si aggiunge una comunicazione ufficiale del sindaco di Pozzallo, Roberto Ammatuna, che dopo un contatto con il ministero dell'Interno conferma la nave "Diciotti" non è diretta a Pozzallo (Ragusa): "Ho appena parlato con il capo di gabinetto del Viminale - riferisce Ammatuna - mi è stato detto che la nave non è diretta a Pozzallo". Il sindaco sottolinea poi che nel centro di accoglienza di Pozzallo "ci sono ancora 170 migranti" e che dunque lo sbarco dalla "Diciotti" avrebbe potuto porre problemi di sovraffollamento.
Intanto la Procura della Repubblica di Agrigento "nel rigoroso ambito della propria giurisdizione e competenza, ha avviato una indagine volta a conoscere il tentativo di ingresso di 190 immigrati extracomunitari avvenuto il 16 agosto al largo dell'isola di Lampedusa, tratti in salvo dalla motonave "Diciotti" e ad oggi ancora ospitati sulla medesima motonave della Guardia Costiera". L'indagine, -prosegue la Procura- affidata alla Capitaneria di Porto di Porto Empedocle e alla Squadra Mobile di Agrigento, oltre ad individuare scafisti e soggetti dediti al favoreggiamento della immigrazione clandestina, tende altresi' a conoscere le condizioni dei 177 migranti superstiti a bordo della predetta unita' navale militare.